WASHINGTON - Donald Trump fa dell’età avanzata di Joe Biden uno dei principali argomenti della sua campagna, dipingendosi come un leader energico di fronte a un vecchio in declino. Ma la realtà è meno netta: anche il candidato repubblicano, che oggi festeggia il suo 78esimo compleanno, mostra i segni del rallentamento fisico e mentale. Quasi ogni giorno, la squadra del miliardario pubblica video del presidente democratico che inciampa, balbetta, appare smunto o disorientato durante eventi pubblici. Questi estratti, modificati e tagliati con giudizio anche se a volte distorcono la realtà, secondo loro sono tutti esempi dell’incapacità di Joe Biden di governare. “Il suo cervello non è altro che poltiglia”, ha detto Jason Miller, uno dei più stretti consiglieri di Donald Trump, commentando un video del presidente 81enne al G7 in Italia. 

Critiche e ironie feroci per far dimenticare che anche Donald Trump non è più un ragazzino e questa sera festeggerà il suo 78esimo compleanno con una grande festa in Florida. “Unisciti a noi per festeggiare il compleanno del miglior presidente di tutti i tempi”, si legge nel biglietto che invita gli ospiti a indossare i colori della bandiera americana. Solo tre anni separano Joe Biden da Donald Trump, ma “è chiaro che ci sono notevoli differenze fisiche” tra i due, sottolinea il politologo Matthew Foster, evocando, tra l’altro, l’approccio esitante e irrigidito del presidente democratico. Foster, tuttavia, sottolinea il calo della frequenza degli incontri elettorali di Donald Trump, le sue ripetizioni e le sue tirate sconnesse, “che gli danno l’aria di un vecchio zio imbarazzante”, e indubbiamente provano il suo stesso invecchiamento. 

Domenica, durante un incontro elettorale a Las Vegas, il tempestoso settantottenne si è lanciato in una storia molto confusa descrivendo attacchi di squali, batterie elettriche ed elettrocuzioni, scatenando la derisione del campo democratico. Negli ultimi mesi Donald Trump ha anche confuso alternativamente i leader ungherese e turco, avvertendolo del fatto che il mondo si stava dirigendo verso una seconda, e non una terza, guerra mondiale, e ha menzionato oscuri scambi con Frank Sinatra. Inoltre, il leader repubblicano non è soggetto agli stessi requisiti di trasparenza medica del suo rivale, il presidente democratico. In qualità di capo di Stato, Joe Biden si sottopone ogni anno a una serie di visite mediche, i cui risultati vengono comunicati dettagliatamente alla stampa dal medico della Casa Bianca. 

Da anni, invece, non trapelano quasi più dettagli sullo stato di salute di Donald Trump, un dichiarato fan dei fast food. A metà novembre, si è limitato a pubblicare una breve lettera del suo medico in cui afferma di essere in “ottima” salute e di aver perso peso, senza specificare quanto. All’inizio di gennaio, in un incontro con i suoi sostenitori, aveva assicurato di aver recentemente sostenuto un test cognitivo e di averlo superato “a pieni voti”.  

Che vinca Biden o Trump, entrambi saranno i più anziani presidenti americani a prestare giuramento. Ma questo avrà davvero importanza per gli elettori? Foster, professore all’American University, ne dubita. “La vera domanda che dobbiamo porci è: c’è una sola persona che voterà per Trump, solo perché è più giovane e più energico?”, chiede l’esperto, convinto che i dibattiti su economia, immigrazione, criminalità o aborto possano avere molto più peso. In un Paese fratturato, dove le elezioni potrebbero essere decise da poche decine di migliaia di voti, l’età dei candidati “non sarà il fattore decisivo”, assicura.