NEW YORK - Il giudice Juan Merchan ha condannato Donald Trump a una “scarcerazione incondizionata” che di fatto macchia la fedina penale del presidente eletto, ma non gli commina nessuna pena perché sarebbe inadeguata. Viene confermata quindi la condanna penale storica per un presidente eletto degli Stati Uniti prossimo all’entrata in carica il prossimo 20 gennaio. 

“Le protezioni garantite all’ufficio del presidente non sono un fattore attenuante. Non riducono la gravità del crimine né ne giustificano in alcun modo la commissione”, ha commentato il giudice Juan Merchan dopo il verdetto su Donald Trump relativo al caso Stormy Daniel. 

“Le protezioni sono, tuttavia, un mandato legale che, in base allo stato di diritto, questa corte deve rispettare e seguire. Tuttavia, nonostante la straordinaria ampiezza di tali protezioni, un potere che non forniscono è quello di cancellare un verdetto della giuria”. Il giudice ha quindi pronunciato la condanna di “sospensione incondizionata della pena”, osservando che è influenzata dalla recente vittoria elettorale presidenziale. 

“È stata la cittadinanza di questa nazione a decidere di recente che ancora una volta dovreste avere i benefici di quelle protezioni che includono, tra le altre cose, la clausola di supremazia e l’immunità presidenziale. È attraverso questa lente e questa realtà che questa Corte deve determinare una sentenza legittima. Questa Corte ha stabilito che l’unica sentenza legittima che consente l’ingresso di un giudizio di condanna, senza invadere la carica più alta del Paese, è la ‘sospensione incondizionata della pena’. Pertanto, in questo momento, impongo questa sentenza per coprire tutti i 34 capi d’imputazione” ha detto Merchan leggendo la sentenza. Poi ha concluso aggiungendo: “Signore, le auguro buona fortuna mentre assume il suo secondo mandato”. 

Todd Blanche, avvocato di Donald Trump, in collegamento video con la Corte suprema statale, ha annunciato il ricorso in appello alla condanna per il processo Stormy. Prima della sentenza per aver nascosto i pagamenti di denaro a una pornostar, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha definito il suo procedimento penale una “vergogna per il sistema”: aggiungendo che “è stato fatto per danneggiare la mia reputazione in modo che perdessi le elezioni e ovviamente non ha funzionato”.