WASHINGTON - L’annuncio di questa mattina (ora australiana) della Casa Bianca, si fonda su una nota diffusa dal medico personale del presidente, il capitano Sean Barbabella, e letta dalla portavoce Karoline Leavitt, secondo cui Trump ha ricevuto una “valutazione completa, inclusi esami vascolari diagnostici”. Gli ultrasuoni Doppler bilaterali degli arti inferiori hanno rivelato la presenza di insufficienza venosa cronica, una condizione comune soprattutto negli ultra settantenni.

Il controllo medico è stato richiesto dopo che nelle ultime settimane Trump aveva segnalato un lieve gonfiore alle gambe. Tuttavia, gli esami non hanno evidenziato segni di trombosi venosa profonda o patologie arteriose. Anche gli esami cardiaci, inclusi l’ecocardiogramma, hanno escluso insufficienza cardiaca, danni renali o altre malattie sistemiche.

L’insufficienza venosa cronica viene causata da valvole venose malfunzionanti che permettono al sangue di accumularsi nelle vene. Ogni anno, colpisce negli Stati Uniti circa 150mila persone e i rischi aumentano con l’età. I sintomi includono gonfiore, crampi, vene varicose e cambiamenti della pelle. Le terapie possono variare da farmaci a trattamenti chirurgici, nei casi più avanzati.

Secondo il dottor Jeremy Faust della Harvard Medical School, la diagnosi non è allarmante: “È una condizione comune legata all’età, specialmente in persone in sovrappeso come il presidente”.

La portavoce Leavitt ha aggiunto che Trump non prova alcun disagio. Per il trattamento si attende una comunicazione formale del dottor Barbabella. Quanto ai lividi e discolorazioni sulla mano del presidente, questi sono stati attribuiti alle frequenti strette di mano e all’uso regolare di aspirina, parte della sua prevenzione cardiovascolare.

Durante questo suo secondo mandato, Trump diventerà il presidente più anziano della storia americana.