WASHINGTON - Il candidato repubblicano alle presidenziali di novembre, Donald Trump, è stato informato da funzionari dell’intelligence statunitense riguardo a presunte minacce provenienti dall’Iran per assassinarlo, secondo quanto dichiarato da fonti della sua campagna elettorale.

“Siamo stati informati oggi dall’ufficio del direttore dell’Intelligence statunitense riguardo a minacce reali e specifiche provenienti dall’Iran per assassinare Donald Trump, in un tentativo di destabilizzare e seminare il caos negli Stati Uniti,” si legge nella dichiarazione rilasciata dallo staff di Trump, che sottolinea come le minacce iraniane sarebbero aumentate negli ultimi mesi e le autorità statunitensi stanno lavorando per proteggere il candidato repubblicano e garantire che le elezioni presidenziali non vengano influenzate in alcun modo.

L’Iran, in passato, ha sempre negato qualsiasi interferenza nelle questioni di politica interna degli Stati Uniti. E fino a questo momento, la missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite a New York e l’ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale statunitense (ODNI) non hanno risposto alle richieste di commento.

All’inizio del mese, un cittadino pakistano con presunti legami con l’Iran si è dichiarato non colpevole di accuse relative a un complotto per assassinare un politico americano come ritorsione per l’uccisione del comandante militare iraniano Qassem Soleimani da parte degli Stati Uniti nel 2020.

Le autorità federali stanno anche indagando sul tentativo di assassinio avvenuto meno di dieci giorni fa contro Trump nel suo campo da golf in Florida e sul ferimento dopo il fallito tentativo di assassinio avvenuto il 13 luglio durante un comizio in Pennsylvania. Finora non ci sono prove che colleghino l’Iran a questi due eventi.

Infine, le agenzie governative statunitensi hanno riferito che hacker iraniani hanno inviato e-mail contenenti materiale sottratto dalla campagna di Trump ad alcune persone coinvolte nella campagna di rielezione dell’allora presidente Joe Biden, come parte di un presunto ampio tentativo di Teheran per influenzare le elezioni americane.