WASHINGTON - L’annuncio, diffuso martedì (ora lacale), segna un ulteriore passo nella sua campagna per revocare le misure dell’amministrazione Biden a tutela delle persone transgender.
“L’obiettivo degli Stati Uniti è non finanziare, promuovere, assistere o sostenere la cosiddetta ’transizione’ di un minore da un sesso all’altro, e applicare rigorosamente tutte le leggi che vietano o limitano queste procedure distruttive che cambiano la vita”, recita l’ordine esecutivo.
Il provvedimento interrompe i finanziamenti per terapie bloccanti della pubertà, trattamenti ormonali e interventi chirurgici legati alla transizione di genere nei minori. Tra i programmi colpiti ci sono Medicaid e TRICARE, il sistema di assicurazione sanitaria per le famiglie militari.
Questa decisione si inserisce in una serie di mosse dell’amministrazione Trump volte a limitare i diritti e l’accesso alle cure per le persone transgender. Solo il giorno precedente, il presidente aveva ordinato al Pentagono di avviare una revisione che potrebbe portare al divieto di servizio militare per le persone transgender.
L’ordine include inoltre l’invito al Dipartimento di Giustizia a promuovere contenziosi e leggi antagoniste alle cure gender-affirming.
Organizzazioni per i diritti umani e associazioni mediche hanno condannato la decisione, sostenendo che priva i giovani transgender di cure essenziali e sostegno medico, mettendo a rischio la loro salute fisica e mentale.
Questo provvedimento rappresenta un punto di svolta nella battaglia sui diritti LGBTQIA+ negli Stati Uniti, accendendo un dibattito acceso su sanità, diritti civili e politica.