WASHINGTON - Nei primi giorni del suo governo, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che potrebbe avere un forte impatto sulla strategia di lotta contro il narcotraffico del governo di Gustavo Petro, presidente della Colombia.
L’ordine sospende temporaneamente i programmi di aiuti esterni, inclusi quelli destinati alla Colombia, al fine di valutare se siano in linea con gli interessi degli Stati Uniti. Questa mossa fa parte della promessa di Trump di riorganizzare le risorse destinate alla cooperazione internazionale, come annunciato durante la sua campagna elettorale.
Il provvedimento stabilisce che, nei prossimi 90 giorni, si svolgerà una valutazione della “efficienza” e della "coerenza con la politica estera degli Stati Uniti” di questi finanziamenti. Durante questo periodo, non saranno concessi nuovi fondi per progetti di assistenza esterna, compresi quelli destinati alla lotta contro il narcotraffico in Colombia e in altri paesi.
Nel documento firmato, Trump ha sottolineato che “il lavoro e la burocrazia degli aiuti all'estero, non sono allineate con gli interessi americani e, in molti casi, vanno contro i valori fondamentali degli Stati Uniti", accusando tali programmi di “alimentare instabilità e conflitti in altre nazioni”.
L’ordine prevede che tutti i dipartimenti e le agenzie coinvolte nei programmi di assistenza internazionale sospendano immediatamente ogni nuovo impegno finanziario. L’Ufficio di Gestione e Bilancio (OMB) avrà il compito di monitorare l’applicazione di questa sospensione. Trump ha chiarito che l’ordine esecutivo non conferisce diritti legali che possano essere impugnati, ma serve a ristrutturare la politica degli aiuti esterni.
L’attuazione della misura potrebbe influire direttamente sulla Colombia, un paese che ha ricevuto aiuti significativi dagli Stati Uniti sin dai tempi del “Piano Colombia”, volto a combattere il narcotraffico e sostenere lo sviluppo sociale ed economico di quella nazione.
Nel 2025, la Colombia avrebbe dovuto ricevere circa 380 milioni di dollari in aiuti, una cifra inferiore rispetto ai 410 milioni di dollari previsti nel 2024. Se la valutazione dovesse concludere che i programmi non sono più allineati con gli obiettivi di politica estera di Trump, questi fondi potrebbero essere ridotti ulteriormente o addirittura sospesi.
Il ruolo del segretario di Stato, Marco Rubio, sarà cruciale, in quanto sarà lui a prendere la decisione finale sulla continuazione o cessazione dei programmi di aiuto economico, sulla base dei risultati delle analisi effettuate nei prossimi mesi. Sebbene Rubio possa decidere, in via eccezionale, di far proseguire alcuni programmi, la sospensione resta in vigore fino a quando non si completerà la valutazione.
Questa situazione mette a rischio il flusso di risorse destinate alla Colombia, che da anni beneficia degli aiuti statunitensi, in particolare tramite l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID). Il finanziamento era ritenuto fondamentale per contrastare il narcotraffico e affrontare la crisi migratoria, potrebbe subire una drastica battuta d'arresto.
Questa mossa, che evidenzia le differenze tra il governo di Gustavo Petro e l’amministrazione Trump, segna un momento delicato nelle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Colombia, e potrebbe influenzare anche la gestione delle crisi politiche e migratorie nella regione. L’ordine esecutivo potrebbe infatti essere solo l’inizio di una serie di decisioni che metteranno alla prova la cooperazione tra i due paesi nei prossimi anni.