MAR-A-LAGO - Mercoledì (ora locale), il presidente eletto ha condiviso la notizia sul suo social network, Truth Social, spiegando che i tre attori saranno i suoi occhi e le sue orecchie nel mondo del cinema. “Hollywood tornerà a essere, come gli Stati Uniti stessi, nell’età dell’oro!”, ha scritto Trump.
Gibson, sorpreso dalla nomina, ha dichiarato: “L’ho saputo insieme a tutti voi, ma accetto la chiamata. Il mio dovere come cittadino è offrire ogni aiuto e parere possibile”. Ha poi scherzato, chiedendo se il ruolo includesse una residenza per ambasciatori.
Negli ultimi anni, la produzione cinematografica e televisiva negli Stati Uniti ha imboccato una tendenza negativa da alcuni spiegata con gli effetti della pandemia o per gli scioperi del 2023 e, ora, con gli incendi che stanno devastando Los Angeles. Secondo i dati di ProdPro, la produzione complessiva negli USA è diminuita del 26% rispetto al 2021, mentre nell’area di Los Angeles è scesa del 5,6% rispetto al 2023, il livello più basso dal 2020.
Il governatore della California Gavin Newsom ha proposto di ampliare il programma di credito fiscale per il cinema e la televisione del suo stato, portandolo a 1,2 miliardi di dollari australiani all’anno. Tuttavia, città come Atlanta, New York e Las Vegas stanno attirando produzioni con incentivi fiscali più competitivi.
La scelta di Trump di coinvolgere Gibson, Voight e Stallone riflette la sua nostalgia per gli anni ’80 e ’90, quando gli attori erano superstar mondiali. Stallone, amico di lunga data, ha persino paragonato Trump a George Washington durante un evento a Mar-a-Lago. Le nomine evidenziano l’impegno di Trump a rilanciare Hollywood e riportare le produzioni negli Stati Uniti.