“C’è voglia di uscire, di spendere, di stare insieme. Ottimo il primo long weekend dopo la quarantena”.

È da poco trascorso il primo ponte festivo dall’entrata in vigore degli ulteriori allentamenti alle restrizioni in atto per contrastare il COVID-19 e il Nuovo Galles del Sud si avvia verso una sperata ripresa della normalità. Riaperti centri estetici, capienza di 50 persone nel settore dell’ospitalità, orari usuali nei vari negozi.

Le strade di Sydney si colorano nuovamente di passanti e i locali alzano le saracinesche consentendo anche a molti connazionali il rientro alla propria occupazione. Alessandro Paglia al lavoro ci è sempre andato “sono un cameriere impiegato in un ristorante pizzeria  gestito da una famiglia italoaustraliana da qualche mese, non posso lamentarmi anzi, sono contentissimo”, dopo questo primo, lungo weekend di ripresa il ventinovenne di Erba spiega: “siamo stati molto occupati, tante prenotazioni e continuano le consegne a domicilio. La clientela è la più disparata: famiglie, gruppi di giovani, molte coppie. La gente ha voglia uscire”. Tra le pietanze più gettonate “ordinano principalmente pizza ma non mancano piatti dalla cucina”.

Per quanto concerne le distanze sociali e spaziali “sono entrambe obbligatorie, la sala è  stata organizzata nel modo più ottimale possibile per garantire a tutti sicurezza ma spesso i commensali, presi probabilmente dalla troppa foga, faticano a rispettare le regole”. 
Margherita Alessio invece è impiegata presso un negozio di una grande catena di centri commerciali a Broadway “ho ripreso da poco, è stato davvero un sollievo ricevere la chiamata dalla mia manager”. Per la trentatreenne veronese “da quando hanno allentato le varie restrizioni la gente sembra come impazzita, sebbene ci sia segnalato all’esterno del locale il limite massimo di capacità in molti fanno come se nulla fosse”. “La boutique è frequentata da un ampio numero di persone, nel weekend appena trascorso c’è stato un continuo via vai, non un minuto di tregua anche se moltissimi entrano, provano anche diversi capi senza però acquistare nulla, soprattutto i ragazzi più giovani mentre la fascia più adulta compra soprattutto per i figli più che per loro”.

“Connazionali si ritrovano principalmente nei bar e nei pub” questa la fotografia secondo il barman Luigi Caputo “i più anziani li vedo sempre la mattina che prendono un caffè o fanno colazione insieme i ragazzi li trovo specialmente nelle sere dei fine settimana da me”. E nel weekend “molti gruppi numerosi e non sono mancate tavolate da dieci persone”. “Ordinano spesso e volentieri birra, poco da stuzzicare e molti superalcolici soprattutto tra gli over 40”. “La spesa media sicuramente si è abbassata e sono meno generosi, sfortunatamente, anche con le mance”.

 Donne di tutte le età invece hanno preso d’assalto centri estetici e saloni di bellezza appena hanno riaperto le porte “il libro delle prenotazioni è pieno, visto raramente una cosa del genere” racconta Lucrezia Parmigiani parrucchiera a Concord. “Molte clienti, soprattutto le più  anziane vengono a mio avviso anche solo per chiacchierare, specie quelle che vivono da sole”. “Diverse optano per tagli decisi e  completamente rivoluzionari, altre ancora per tinte sgargianti”, “si percepisce aria di restauro e di voler come ricominciare da zero”.