BUENOS AIRES – È la serie del momento. Tutti parlano dell’Eternauta: gli appassionati del fumetto, che per una volta non storcono il naso davanti a un adattamento audiovisivo. E i giovani che per la si avvicinano per l’occasione alla storia ideata da Héctor Germán Oesterheld e disegnata da Francisco Soriano López, pubblicata nel 1957.

La storia inizia con una strana bufera di neve tossica su Buenos Aires: le persone muoiono, le auto si scontrano… È il caos.

Juan Salvo (interpretato da Ricardo Darín) osserva la situazione con la sua famiglia e alcuni amici dalla finestra di una casa. Sarà lui l’eroe della storia. Un eroe che nasce come persona normale che si ritrova in una situazione più grande di lui, davanti alla quale può reagire con la fuga o con l’assunzione di una responsabilità.

Salvo è un eroe collettivo, rappresenta la resistenza con il male, contro nemici invisibili che distruggono i legami sociali e la nostra stessa umanità.

Attraverso la fantascienza, il fumetto è una riflessione sul potere, la violenza, la solidarietà, la resistenza.

Nel 1976 uscì il sequel, l’Eternauta II, in piena dittatura. Tanto che Oesterheld e le sue 4 figlie furono sequestrati dai militari. Sono attualmente desaparecidos.

La trasformazione dell’Eternauta in un successo planetario su Netflix (è già la serie argentina più vista la mondo) consente di ripensare la storia, le paure, la memoria. “Ma anche le nostre norme sulla tutela dei prodotti culturali – dice Sol de Brito, docente di italiano e responsabile della Dante di Morón (Buenos Aires) –. Per questo invitiamo tutti a un incontro online per riflettere sul successo di questo prodotto culturale”.

L’incontro avverrà via Zoom, sabato 7 giugno alle 15, è gratuito ma bisogna iscriversi tramite form.

Il flyer dell’iniziativa. 

“Utilizzeremo entrambe le lingue, italiano e spagnolo – precisa Sol –. L’italiano perché lo consideriamo una lingua di pace, una specie di nuovo esperanto”.

Parlerà la psicologa Ana Simonassi, che si concentrerà sui legami e i rapporti interpersonali che si sviluppano nella storia, mentre Sol di Brito si dedicherà alla parte storica, tratteggiando l’epoca della pubblicazione e tutte le censure ricevute nel corso degli anni dalle varie dittature e governi autoritari che si sono succeduti.

“Inoltre, parlerò dell’Eternauta come ‘prodotto culturale’ ­– aggiunte – e della protezione di queste creazioni nei trattati internazionali di libero commercio”. L’avvocato Diego Lakem, che al tema ha dedicato una tesi dottorale, offrirà una visione economica sui prodotti culturali.

A fare da moderatrice, Nadia Frias, segretaria generale della Dante di Corrientes.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Dante di Corrientes, Morón, Palomar-CaserosVicente López, con il Círculo Italiano e con il Collegio dei traduttori della Provincia di Buenos Aires.