VIENNA – Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha nominato quattro ministri tecnici, chiamati a sostituire quelli che si erano dimessi nei giorni scorsi in seguito allo scandalo dello “Ibiza Gate”. La vicenda ha interessato lo FPÖ, il partito di estrema destra che faceva parte della coalizione di governo.
I quattro ministri hanno prestato giuramento davanti al presidente della Repubblica, Alexander van der Bellen, ma il loro mandato potrebbe essere molto breve. A decidere del loro destino sarà l’appuntamento di oggi, quando verrà messa ai voti la mozione di sfiducia presentata da Demokratie Jetzt, il Partito socialdemocratico che siede all’opposizione. 
Se la mozione sarà approvata, il cancelliere Kurz sarà costretto a lasciare il suo incarico ben prima delle elezioni anticipate di settembre. In ogni caso, il capo di governo si mostra sicuro: “Ora è importante fare di tutto affinché la crisi di un partito non si tramuti nella crisi dello Stato”, ha detto Kurz dopo il giuramento. 
Tra i nuovi ministri, Kurz ha voluto menzionare il responsabile agli Interni, Eckart Ratz, chiamato a indagare sul video che ha obbligato lo FPÖ a ritirare i suoi ministri, costringendo l’ex leader, Heinz-Christian Strache, a dimettersi da vicecancelliere. Il video ritrae Strache mentre promette a una sedicente miliardaria russa appalti pubblici in cambio di finanziamenti per la sua campagna elettorale. 
Come si è poi saputo l’incontro con la presunta miliardaria era una trappola per incastrare Strache. Rimane da capire chi l’abbia organizzata. Sorprende il fatto che il video sia emerso solo ora, un anno e mezzo dopo l’incontro. 
Non solo: la registrazione - che dura circa sei ore - è di ottima qualità. Questo fa pensare a un lavoro professionale, probabilmente opera dei servizi segreti. Alcuni sospettano il coinvolgimento dell’intelligence tedesca ma per il momento non ci sono prove, salvo il fatto che il video è stato pubblicato da due giornali tedeschi, Der Spiegel e Sueddeutsche Zeitung, che poi hanno rifiutato di consegnare il video alla magistratura austriaca.
Intanto, l’immagine dell’Austria continua a sgretolarsi. Le foto di sopravvissuti all’Olocausto – scattate dal fotografo italiano Luigi Toscano ed esposte nel centro di Vienna – sono state imbrattate con svastiche e scritte antisemite. Immediata la reazione della della comunità ebraica austriaca. Il rabbino capo, Oskar Deutsch, ha parlato di “un attacco ai testimoni della nostra storia contemporanea. Vedo che c’è un attacco alla memoria e lo interpreto come un attacco agli ebrei ma anche come un attacco a tutti gli austriaci”. Anche il cancelliere Kurz ha condannato il gesto e ha chiesto che sia condotta un’indagine approfondita.