VALLE D’AOSTA

L’ultima domenica di ottobre, Châtillon diventa capitale del miele e le vie del borgo ospitano produttori locali di Miel du Val d’Aoste, che espongono sulle bancarelle i loro prodotti. Non mancano dolciumi e altre prelibatezze realizzate con l’oro giallo e in quei giorni si svolge la premiazione del concorso regionale dedicato ai mieli valdostani, che vede in gara miele millefiori chiaro e scuro, di rododendro, di tiglio, di tarassaco e di castagno. Nell’ex Hotel Londres, nei pressi del municipio, si trova il Museo del Miele che racconta la storia dell’apicoltura valdostana attraverso le attrezzature utilizzate. Sicuramente nei tempi antichi Châtillon era uno dei borghi più importanti della regione. Lo testimonia la presenza di numerosi castelli e torri, come il Castello Gamba, dei primi anni del ‘900 che ospita il museo d’arte moderna contemporanea. Il millefiori di montagna, molto utile per l’apparato digerente, viene impiegato in diverse ricette, anche per preparare un ottimo sugo per la pasta, con pomodori secchi, mandorle tostate e capperi.

FRIULI VENEZIA GIULIA

A Sacile, sempre in ottobre, si tiene la rassegna I Mieli di Alpe Adria, con tanti espositori provenienti dai consorzi provinciali degli apicoltori di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Nel corso della due giorni, anche mini corsi per piccoli apicoltori e incontri a tema miele e dintorni. Acacia, castagno, millefiori e marasca sono alcuni dei mieli che si trovano in quest’area. Sacile, bagnata dal fiume Livenza, è soprannominata “il Giardino della Serenissima”, per le sue atmosfere veneziane. I suoi numerosi palazzi cinquecenteschi la rendono una città rinascimentale per eccellenza. Sontuoso il Duomo di San Nicolò, patrono della città e della navigazione fluviale. Il miele di marasca è tipico dell’area del Carso triestino. Il suo gusto è molto particolare perché amarognolo con aroma di mandorle, dal colore ambrato e riflessi rossastri. Si abbina bene ai formaggi di capra e agli erborinati.

VENETO

Tra le manifestazioni storiche più significative del miele italiano, dopo quella di Montalcino, I Giorni del Miele a Lazise. In un’incantevole posizione sul Lago di Garda, la fiera propone in 2.400 metri quadrati di area espositiva, mieli provenienti da tutto il territorio locale, nazionale e anche dall’estero come quelli di rododendro, tarassaco, tiglio e castagno e naturalmente macchine e attrezzature dedicate, editoria di settore. Ci sono anche laboratori didattici, mostre fotografiche, incontri e anche premi a mieli regionali e nazionali. Nel 2001 questa fiera ha dato vita all’associazione Le Città del Miele. Una passeggiata sul lungolago di Lazise, considerata una delle più belle di tutto il Garda, con fotografie obbligatorie nel caratteristico porticciolo. Edificio simbolo è l’Antica Dogana Veneta, monumentale costruzione del Trecento. Il miele di tiglio, dal colore chiaro e dorato e dal sapore dolce, per la sua consistenza molto fluida è perfetto per dolcificare tisane, tè e altre bevande. Uno degli eventi più attesi dell’autunno bellunese dove il primo “balcone sulle Dolomiti” ospita, da oltre dieci anni, la Festa del Miele e dell’Agricoltura nel centro della cittadina di Limana: bancarelle con i prodotti locali tra cui il miele, la propoli e la lavorazione della cera, accolgono i visitatori. In programma anche convegni e appuntamenti enogastronomici per meglio apprezzare le eccellenze del territorio. Durante la manifestazione si svolge anche la consegna del Premio “Limana Paese del Miele”, il concorso per valutare e premiare i migliori mieli dell’anno prodotti e confezionati nella provincia di Belluno. Tra le tipologie di mieli, rododendro, castagno, tiglio, acacia e tarassaco. Limana, sulle sponde del Piave, è una cittadina d’arte e di cultura, resa famosa da Dino Buzzati che amava passeggiare e trascorrere il suo tempo in Valmorel, tra chiese e resti di antichi villaggi sullo sfondo di una natura rigogliosa. Al centro del paese merita una vista la Chiesa parrocchiale di San Valentino, dove sono conservate le spoglie del santo. 

EMILIA ROMAGNA

Sarà come tornare indietro nel tempo passeggiare per le antiche e tortuose strade del borgo di Montebello, dove ogni anno si svolge un appuntamento fisso con i mieli romagnoli la Festa del Miele. Mercatino di mieli, formaggi, salumi, incontri con esperti e laboratori gratuiti di assaggi e degustazioni con smielature in diretta per apprendere tutti i segreti dell’oro liquido. Tra i mieli più pregiati della regione la melata proveniente dagli alberi di quercia e di castagno, dal sapore intenso, che ricorda la frutta secca. Il miele di melata è ideale da abbinare a formaggi freschi e yogurt. Da non perdere una visita alla Rocca dei Guidi di Bagno, uno degli edifici storici più interessanti di tutto il territorio della Signoria Malatestiana, che nel corso dei secoli è stata dimora nobiliare ma anche presidio militare.
(continua nell’edizione di lunedì prossimo)