TOSCANA

Giunta alla 45ª edizione, la Settimana del Miele di Montalcino ospita quello che è noto come il primo appuntamento nazionale dedicato al miele, nato nel 1976. Concentrato in una tre giorni,l’evento ha segnato non solo la storia del settore apistico ma anche la sua evoluzione produttiva. Gli appassionati del nettare possono trovare nella sede dei Giardini dell’Impero e del teatro degli Astrusi, una scelta unica della vasta produzione degli apicoltori toscani, come il miele di corbezzolo, di rosmarino e di rododendro. Il miele di rosmarino, dal sapore aromatico, è ottimo abbinato a piatti di carne della tradizione toscana. Previsti anche concorsi, convegni, editoria e apicosmesi. Da non perdere una passeggiata nel centro storico, dominato dalla Rocca, la fortezza che risale al 1361, per ammirare la torre stretta e lunga del Palazzo dei Priori, sede del Comune, il Palazzo Vescovile e le chiese di Sant’Agostino, Sant’Egidio e San Francesco.

MARCHE

Belforte all’Isauro viene definito il paese dei sapori autunnali, celebrati durante questo evento, la Festa del Miele dedicato al miele, ma anche a funghi e tartufi, alcuni tra i prodotti tipici che si raccolgono in questa stagione. Un modo per assoporare i profumi e i sapori della tradizione e di una cucina unica tramandata da intere generazioni e che si può riscoprire tra le strade di questa cittadina, ma anche nei ristoranti e trattorie che in questa occasione servono piatti tipici stagionali. Durante la sagra si possono assaggiare marmellate e pane con miele tipico del territorio, come quello di millefiori, acacia, castagno, le melate di bosco, biscotti all’anice, il bostrengo (tipico dolce rustico marchigiano), torte fatte in casa. Antibiotico naturale, il miele di acacia di colore giallo, dolce ma con retrogusto leggermente amarognolo, è ottimo se abbinato a formaggi come il gorgonzola o il roquefort. Non mancano balli popolari, stand di artigianato e anche esposizioni di lavori sulle api realizzati dai più piccoli. Da non perdere il Castello che nei secoli subì diversi rifacimenti, donato poi nel 1874 al comune di Belforte all’Isauro, la chiesa di San Lorenzo nel centro storico che custodisce tele di scuola baroccesca del XVII secolo e un crocefisso venerato come miracoloso. La più antica manifestazione degli apicoltori marchigiani, con oltre quarant’anni di storia alle spalle, Apimarche si rinnova a Montelupone (Macerata). Mielemente si svolgerà in dicembre, a ridosso delle feste natalizie e sarà il primo mercatino di Natale interamente dedicato al miele e ai prodotti derivati. Un appuntamento che evidenzierà il grande patrimonio apistico della regione, con un programma intenso di attività e che metterà ancora di più al centro gli apicoltori come i veri protagonisti. Nel borgo cittadino l’esposizione dei mieli legati alle fioriture tipiche delle Marche, tra i quali spicca il millefiori ma anche acacia, castagno, girasole, ginestrino, lupinella e varie melate. Dallo scorso dicembre, Montelupone ha assunto la presidenza nazionale de Le Città del Miele. Montelupone fa parte de I Borghi più belli d’Italia e vanta la Bandiera Arancione. Il centro storico è racchiuso da mura con quattro porte d’ingresso e originale pavimentazione in pietra. Tra le vie del borgo, superbi palazzi nobiliari e chiese come quella di San Francesco, eretta nella seconda metà del Duecento e poi rivista in epoca tardo barocca. Montelupone è anche presidio slow food per il carciofo: tra le ricette tipiche, la tisana al carciofo di Montelupone, che si può addolcire con il miele di lupinella, tipico locale, dal sapore delicato.

UMBRIA

Tutta la dolcezza del miele umbro e dei prodotti dell’alveare a Mielinumbria, mostra mercato tra le più importanti in Italia, che si svolge nella suggestiva cornice di Palazzo Trinci a Foligno. In programma anche degustazioni guidate, show cooking, convegni sull’apicoltura, laboratori per i bambini per imparare a fare le candele in cera e conoscere meglio il mondo delle api. Non manca anche una sezione per gli addetti ai lavori con forum e convegni per approfondire le tematiche legate al miele e al mondo delle api. Acacia, millefiori e castagno i mieli più diffusi in regione. Le castagnole sono un dolce tipico del periodo di Carnevale: dei soffici bignè fritti cosparsi di miele all’acacia. Pregevole il centro storico che conserva edifici religiosi e palazzi di grande pregio, partendo da Piazza della Repubblica, centro della vita sociale già dal Medioevo, con palazzo Trinci, oggi Museo della Città, il Duomo di san Feliciano e palazzo Orfini, dove nel 1472 venne stampata la prima edizione della Divina Commedia.

ABRUZZO 

La più importante manifestazione apistica abruzzese, Regina di Miele, coinvolge tutto il centro storico dell’incantevole cittadina di Tornareccio (Chieti): stand, degustazioni di miele e dei suoi derivati, visite guidate, concerti e incontri di approfondimento dei mieli territoriali. Una due giorni che ruota tutto intorno a un prodotto di eccellenza, mettendo in risalto anche questo territorio così ricco di tradizioni, arte e storia. Opportunità per gustare il millefiori di montagna, la sulla, la lupinella, il girasole, la santoreggia, l’acacia. Il miele di sulla è ottimo se utilizzato per preparare dolci e per dolcificare bevande e tisane. Caratteristico borgo dalle origini molto antiche, Tornareccio è ricco di chiese ma la più significativa è quella della Madonna del Carmine con i sotterranei. Nei dintorni sul Monte Pallano, ci sono i resti delle mure megalitiche del V-IV secolo a.C.
(FINE)