A gennaio, anche nelle zone più fredde e con il clima più imprevedibile come Victoria e Tasmania, è il momento giusto per piantare i pomodori.
A gennaio, anche nelle zone più fredde e con il clima più imprevedibile come Victoria e Tasmania, è il momento giusto per piantare i pomodori.
Per mettere a terra le piante serve, infatti, la certezza che le temperature - anche notturne - non scendano al di sotto dei 10-12 gradi, per non incorrere nel rischio che la pianta si rovini e non produca frutti.
Se il pezzo di orto o giardino identificato non è mai stato coltivato, il primo passo da intraprendere è quello di diserbare. Il modo più semplice e naturale per farlo è di stendere un telo di plastica sulla porzione di terra dove si intende piantare i pomodori, coprendolo poi con del pacciame.
Dopo circa un mese, il telo potrà essere rimosso e servirà arieggiare il terreno muovendo la terra con una vanga e aggiungendo poi la pacciamatura. Se invece la terra è già stata coltivata, basterà arieggiarla e aggiungere la pacciamatura.
Una fase molto delicata, quanto importante, è quella che coinvolge la selezione delle piantine da mettere a terra, e non tanto per la quantità di varietà disponibili, quanto per l’attenzione da dedicare alla scelta di piante di qualità, per essere certi del loro corretto sviluppo e quindi produzione futura.
Prima di mettere le piante a terra è consigliabile immergere le radici nel macerato di salice, che si può facilmente preparare in casa - abbiamo riassunto il procedimento nell’articolo in basso a sinistra. In questo modo le piante verranno reidratate mentre l’acido salicilico stimolerà l’emissione delle radici, che è particolarmente importante perché, maggiore sarà la quantità di radici, più le piante saranno forti e autonome, riuscendo ad accaparrarsi acqua e nutrienti a sufficienza. Non ultimo, radici forti aiuteranno le piante a reagire meglio in caso di malattie, fungendo da ‘sistema immunitario’ del mondo vegetale.
Un altro consiglio è di interrare le piantine coprendo anche i primi 4-5 centimetri di fusto. Per farlo, andranno tagliate le prime foglie della parte bassa del fusto e coprire poi la pianta con la terra, avendo cura di lasciare circa 50 cm di distanza tra una pianta e l’altra e un metro tra un filare e l’altro. È poi fondamentale dotare ogni pianta di pomodoro con un supporto di legno, che aiuterà la corretta crescita, evitando che i rami si spezzino o i pomodori crescano toccando terra, rischiando di marcire.
Vicino ai pomodori si possono aggiungere delle altre piante, quali basilico, aglio, cipolla, porri o insalate.
La diversità - conosciuta anche come consociazione -, favorisce la crescita e una vicendevole protezione alle piante: il basilico, ad esempio, allontana insetti particolarmente dannosi per i pomodori. Le uniche piante da evitare sono quelle appartenenti alla stessa famiglia dei pomodori, quali peperoncino, peperone o melanzana, perché avendo le stesse esigenze nutrizionali, potrebbero arrecarsi danno a vicenda e favorire il propagarsi delle malattie tra le piante.
A questo punto non rimarrà che annaffiare i pomodori, facendo attenzione a non esagerare perché, se è vero che hanno bisogno di essere bagnati, è anche vero che troppa acqua potrebbe far crescere frutti meno saporiti. Il consiglio è dunque di bagnarli ogni tre giorni e, soprattutto se le temperature sono troppo alte, farlo solo la mattina presto o la sera.