WASHINGTON – Il vertice tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, si terrà domani ad Anchorage, in Alaska. Lo ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
Per ragioni di sicurezza l’incontro si terrà nella base militare di Elmendorf-Richardson, situata nella parte nord della città. Lo riporta la Cnn citando due fonti della Casa Bianca. Il vertice, che affronterà la pace in Ucraina, è ancora in gran parte in fase di definizione, mentre i funzionari americani e russi si affrettano a preparare l’incontro di alto profilo.
I due principali diplomatici dei rispettivi Paesi, il segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, hanno parlato martedì per discutere “alcuni aspetti della preparazione”, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri russo. Il dipartimento di Stato Usa, dal canto suo, ha sottolineato che “entrambe le parti hanno confermato l’impegno a garantire il successo dell’evento”.
Trump spera che, dopo il bilaterale in Alaska con Putin, ci sarà un vertice a tre con il presidente russo e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Così ha fatto sapere in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.
Ma mentre emergono i dettagli della giornata cruciale che attende in Alaska Trump e Putin, il presidente ucraino, che non parteciperà al vertice, ha tenuto una conferenza stampa, nella quale non ha fatto pensare a un cedimento. Volodymyr Zelensky considera il vertice in Alaska con il presidente Usa, Donald Trump, previsto a Ferragosto, una “vittoria personale” del capo del Cremlino, Vladimir Putin.
“In primo luogo, si incontrerà [con Trump] in territorio statunitense, cosa che considero una sua vittoria personale – ha detto Zelensky –; secondo, sta uscendo dall’isolamento perché si sta incontrando in territorio statunitense; terzo, con questo incontro, in qualche modo, ha aggirato le sanzioni”.
Zelensky, ha assicurato in conferenza stampa, che le sue truppe non si ritireranno dal Donbass, come chiesto dal presidente russo, Vladimir Putin. Ha aggiunto che se questo territorio cadrà in mano russa verrà usato per una “futura offensiva”. Il Donbass comprende le regioni contese di Donetsk e Lugansk, in larga parte cadute sotto il controllo di Mosca.
Prima che venisse resa nota la località dell’incontro, il ministro degli Esteri russo e il segretario di Stato americano hanno confermato il loro “approccio positivo” al prossimo vertice. “Russia e Stati Uniti sono vicini stretti che condividono i confini, e sembra del tutto logico che la nostra delegazione attraversi semplicemente lo stretto di Bering e che l’Alaska stessa ospiti un vertice così importante e atteso tra i leader di entrambi i Paesi”, ha detto il consigliere presidenziale russo per gli Affari internazionali, Yuri Ushakov.
Secondo Ushakov, i due leader discuteranno innanzitutto “le opzioni per raggiungere una soluzione pacifica a lungo termine alla crisi ucraina”. L’ultima volta che Putin ha incontrato un leader statunitense è stato nel 2021, con l’allora presidente Joe Biden a Ginevra. L’ultimo vertice tra Putin e Trump si è svolto a Helsinki nel 2018.
Il summit potrebbe essere l’occasione per riallacciare il dialogo fra Stati Uniti e Russia sulla non proliferazione delle armi atomiche. Al momento è in vigore solo un accordo fra i due Paesi, il New Start, che secondo gli esperti è ormai alle strette e, in ogni caso, destinato a scadere in febbraio. L’ipotesi è quella di un nuovo trattato.
Putin punta con il vertice a un reset dei rapporti con Washington, con alcuni funzionari del Cremlino che hanno evocato di recente potenziali intese con gli Stati Uniti sulle infrastrutture e l’energia nell’Artico. Trump non ha escluso un ritorno alla normalità degli scambi commerciali con la Russia: “Ha un territorio di grande valore se Putin si dedicasse agli affari invece che alla guerra”, ha detto.