BUENOS AIRES - In un contesto in cui la digitalizzazione coinvolge sempre più aspetti della vita quotidiana, le sfide legate all’inclusione tecnologica diventano centrali.  

Secondo una recente analisi della Banca interamericana dello sviluppo (Bid), l’Argentina è uno dei Paesi con la popolazione più anziana dell’America Latina e dei Caraibi, e continua a invecchiare rapidamente.  

Nel 2022, le persone con più di 60 anni rappresentavano circa il 16% della popolazione, pari a circa 7,4 milioni di individui. Le proiezioni stimano che questa percentuale salirà al 22% entro il 2050. 

In risposta a questo scenario demografico, Uber ha implementato due strumenti che mirano a semplificare l’uso della piattaforma per gli utenti della terza età: Uber Seniors, una modalità che consente ai familiari, amici o badanti di creare un profilo specifico per una persona anziana e gestirne i viaggi, e Modo Simple, un’interfaccia semplificata per l’app pensata per chi ha poca familiarità con la tecnologia. 

Uber Seniors consente a chi assiste la persona anziana di impostare destinazioni frequenti (come casa o ambulatori), pagare il viaggio e monitorare in tempo reale lo spostamento, mantenendo però l’autonomia dell’utente principale.  

La funzione prevede un’interfaccia visiva adattata con icone più grandi e navigazione semplificata, pensata per facilitare l’interazione a chi ha problemi di vista e non e familiarizzato con le app di viaggio. 

Allo stesso modo, Modo Simple propone una versione minimalista dell’app, con meno passaggi, testi ingranditi e pulsanti evidenziati, per ridurre la complessità dell’esperienza utente. Questa opzione può essere attivata direttamente dall’account personale, senza la necessità di configurare un profilo familiare. 

Entrambe le funzioni sono state sviluppate sulla base di consultazioni e test con esperti in accessibilità e gruppi di utenti della terza età. Anche se pensate per questa fascia demografica, potrebbero risultare utili anche ad altri utenti che cercano un’interazione più diretta e semplificata con la tecnologia. 

Secondo Eli Frías, responsabile di Uber per Argentina, Paraguay e Uruguay, l’iniziativa si inserisce in una visione di mobilità più inclusiva, attenta ai bisogni di una società in trasformazione.