KIEV - I Servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno condotto un’altra operazione unica nel suo genere e hanno colpito il ponte di Crimea. È la terza volta dall’inizio dell’invasione russa nel 2022. Secondo quanto riferito su Telegram, l’attacco ha preso di mira le strutture subacquee del ponte, considerate strategiche per la logistica militare russa nei territori occupati.
Il ponte, costruito da Mosca dopo l’annessione della Crimea nel 2014, è una delle principali vie di rifornimento per le forze russe. “L’operazione è stata realizzata nel corso di diversi mesi. Gli agenti dello Sbu hanno minato i piloni di questa costruzione illegale”, si legge nella comunicazione ufficiale del servizio di sicurezza ucraino, riportato da Rbc Ukraina.
Secondo Sbu, l’operazione è durata diversi mesi: inizialmente, gli agenti hanno minato i pilastri del Ponte di Crimea e oggi, senza vittime civili, alle 04:44 è stato attivato il primo ordigno esplosivo. Durante l’esplosione, i supporti subacquei del livello inferiore sono stati gravemente danneggiati. Sbu rileva che sono stati utilizzati 1.100 kg di esplosivo.
L’8 ottobre 2022 un camion esplose sul ponte di Crimea causando anche un violento incendio. Nel luglio 2023 c’è stato un altro attacco al Ponte di Crimea e, secondo gli ucraini, due campate furono distrutte. Il capo dello Sbu, Vasyl Malyuk aveva confermato il coinvolgimento dei servizi segreti in questo attacco, sottolineando che era stato organizzato con l’ausilio dei droni Sea Baby.
Il traffico sul Ponte di Crimea è ripreso circa 2 ore e 20 minuti dopo la sua sospensione: lo hanno riferito le autorità russe citate da Ria Novosti. “Il traffico veicolare sul ponte di Crimea è stato ripristinato”, si legge nella nota del centro informazioni del ponte, chiuso al traffico nel pomeriggio dopo che i servizi d’intelligence ucraini hanno detto di avere compiuto un attentato esplosivo alla struttura.
I servizi segreti ucraini hanno detto di avere minato i piloni del ponte e di avere fatto esplodere la prima carica intorno alle 5 del mattino provocando gravi danni alla struttura. Questa versione è contestata da alcuni blogger militari russi come una mossa di propaganda di Kiev. Il canale Telegram Rybar scrive che gli ucraini hanno attaccato il ponte con almeno un drone sottomarino che è esploso vicino a uno dei piloni, il quale però non è stato danneggiato grazie alle barriere di protezione. Sempre secondo Rybar, alcuni detriti sono caduti sulla carreggiata.
Andriy Yermak, capo dell’ufficio presidenziale ucraino, si recherà a breve negli Stati Uniti, ha dichiarato al Kyiv Independent una fonte vicina all’ufficio presidenziale. La visita segue il secondo round di colloqui di pace russo-ucraini a Istanbul di ieri. Il presidente Volodymyr Zelensky ha esortato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a imporre ulteriori sanzioni alla Russia se i colloqui di pace dovessero arenarsi.
Un vertice tra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è “improbabile in un prossimo futuro”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Sarebbe sbagliato aspettarsi decisioni e progressi immediati” nei negoziati di Istanbul per la pace in Ucraina
“La Russia mostra ancora di rifiutare dei negoziati in buona fede. La lista di richieste mostra che intende continuare l’aggressione nei confronti dell’Ucraina. Mosca si aspetta concessioni immediate” al suo memorandum “e non c’è rispetto dell’integrità e della sovranità dell’Ucraina”. Lo ha detto la portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Anitta Hipper nel corso del briefing con la stampa. La portavoce della Commissione Paula Pinho ha aggiunto che “le prossime settimane” si vedrà se, da parte della Russia, c’è davvero “la volontà” a negoziare.