Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha riferito il messaggio di protesta a monsignor Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico con sede a Kiev.
“L’Ucraina è profondamente delusa dalle parole del Pontefice, che equiparano ingiustamente l’aggressore e la vittima. Allo stesso tempo, la decisione di Papa Francesco di menzionare nel contesto della guerra russo-ucraina la morte di una cittadina russa sul territorio della Russia, con la quale l’Ucraina non c’entra niente, provoca incomprensioni”.
Mercoledì 24 agosto, nel corso dell'ultima udienza generale, Papa Francesco aveva ricordato Darya Dugina, pregando per lei.
“Penso alla ragazza che è volata in aria per una bomba che era sotto un sedile di una macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra. Pensiamo a questa realtà e diciamoci che la guerra è una pazzia”.
Con queste parole il pontefice aveva manifestato pietà per la giovane donna, per poi tornare ad esprimere una ferma condanna della guerra, invocando la fine delle ostilità.
Il Ministero degli Affari Esteri ucraino, tramite il titolare Dmytro Kuleba, ha fatto presente al nunzio apostolico che Papa Francesco non si è mai soffermato sulle vittime ucraine causate dall'invasione russa. Kuleba ha richiamato la morte in questo conflitto di 376 minori ucraini.
“Il Ministero degli Affari Esteri ucraino ha espresso la speranza che in futuro la Santa Sede eviti dichiarazioni ingiuste che causano delusione nella società ucraina”, conclude la nota diramata dall’ambasciata ucraina accreditata presso la Santa Sede.