MOSCA - La Russia è pronta ad avviare un nuovo scambio di prigionieri con l’Ucraina dal 7 al 9 giugno. Lo ha dichiarato il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky, al termine di un incontro con il presidente Vladimir Putin, in cui ha riferito quanto discusso nei negoziati di Istanbul di lunedì. Lo scambio, dopo il primo che aveva visto coinvolti mille prigionieri per parte, dovrebbe stavolta riguardare 1.200 persone, ha precisato Medinsky, citato da Ria Novosti.
Da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a incontrare il leader del Cremlino Vladimir Putin, il presidente americano Donald Trump e quello turco Recep Tayyip Erdogan “in qualsiasi momento”. Nel corso di una conferenza stampa a Kiev, Zelensky ha annunciato l’intenzione di “proporre un cessate il fuoco ai russi prima dell’incontro a livello di leader”.
Proseguire i negoziati tra Ucraina e Russia a Istanbul “non ha senso”, se la delegazione di Mosca rimane la stessa, ha affermato Zelensky. Mosca è “pronta” a uno scambio di prigionieri di guerra, ma la delegazione guidata da un consigliere del Cremlino di secondo rango, l’ex ministro della Cultura, Vladimir Medinsky, “non è al livello” per decidere un cessate il fuoco.
Nei giorni scorsi il presidente turco Erdogan aveva detto che il suo “più grande desiderio era quello di riunire Zelensky e Putin a Istanbul o ad Ankara, anche con Trump”. Successivamente la Casa Bianca aveva fatto sapere che Trump era “aperto” a un incontro con Putin e Zelensky.
“L’Ucraina vuole la pace. Abbiamo sostenuto l’iniziativa del Presidente Donald Trump sin da febbraio. L’Ucraina invia costantemente i propri team ai negoziati, ma al momento continuiamo a ricevere ultimatum”, afferma il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, entrando alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (anche noto come Formato Ramstein) al quartier generale della Nato a Bruxelles.
Il Gruppo di contatto “è un simbolo importante: simbolo di unità, simbolo di sostegno. Un sostegno che non è solo militare, ma anche economico, politico e diplomatico, per il quale siamo grati a tutte le nazioni”, sottolinea Umerov, augurandosi che anche oggi “arrivino buoni annunci” dagli incontri, “produttivi come sempre”, e di “riuscire a raggiungere un’unità ancora una volta, dimostrando la nostra resilienza e dando un segnale di coesione”.
Intanto, la Russia ha accusato l’Ucraina di aver rifiutato una proposta di cessate il fuoco parziale e temporaneo, che avrebbe permesso il recupero dei corpi dei soldati caduti sul campo di battaglia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un briefing televisivo con il presidente Vladimir Putin, riferendo gli esiti dei colloqui di pace svoltisi lunedì a Istanbul. “Ritengo che si tratti di un grave errore da parte del regime di Kiev”, ha affermato Lavrov, senza fornire ulteriori dettagli sull’offerta o sulle motivazioni del rifiuto.
Il Cremlino, nel frattempo, ha confermato che le forze ucraine hanno attaccato il Ponte di Crimea, ma senza provocare alcun guasto: “È vero che c’è stata un’esplosione, ma non è stato causato alcun danno. Il ponte è operativo”, ha precisato il portavoce, Dmitry Peskov, accusando il regime di Kiev di continuare a cercare di attaccare le infrastrutture civili. “La Russia sta adottando le misure appropriate”, ha concluso.
Peskov ha poi dichiarato che Mosca e Kiev concorderanno un nuovo round di colloqui dopo aver esaminato i memorandum. “Ci vorrà del tempo per esaminare le bozze di memorandum che sono state scambiate. Non appena le parti saranno pronte, concorderanno nuove date per il prossimo round”, ha affermato il portavoce del Cremlino.
Poco prima, l’agenzia di stampa russa Tass, citando il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ha riferito che Istanbul continuerà a essere la sede dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. “Istanbul è un luogo in cui si è già accumulata una certa esperienza di comunicazione - ha affermato Grushko - Pertanto, ora la questione di scegliere una nuova sede non è praticamente sul tavolo. Non vale nemmeno la pena pensarci”.
L’inviato della Casa Bianca per l’Ucraina, Keith Kellogg, ha definito l’attacco di Kiev contro le basi strategiche russe come “molto coraggioso” ma ammonisce del rischio di escalation. “I livelli del rischio stanno aumentando di molto. La gente deve capire che nello spazio di sicurezza nazionale, quando attacchi una parte del sistema di sopravvivenza nazionale della controparte, che è la loro triade nucleare, il tuo livello di rischio aumenta perché non sai cosa farà l’altra parte, non sei sicuro. E questo è quello che hanno appena fatto”, ha affermato, in una intervista a Fox News.
“Quando fai una cosa come questa, è chiaro che il livello di rischio cresce molto. Che è quello che stiamo cercando di evitare”. L’operazione di Kiev ha dimostrato che l’Ucraina “non si accontenta” e questo potrà aumentare il livello di rischio verso qualcosa di “inaccettabile” per Mosca.
La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato oggi in prima lettura un disegno di legge che consente il reclutamento di persone di età superiore ai 60 anni. Il testo legislativo stabilisce che, durante la legge marziale, chiunque abbia più di 60 anni può arruolarsi volontariamente nell’esercito ucraino per un periodo di un anno – sebbene il contratto possa essere prorogato – dopo aver superato le necessarie visite mediche. Attualmente, l’esercito sta reclutando coscritti di età superiore ai 25 anni e detenuti che scontano pene per reati minori.
Inoltre, il Regno Unito si è impegnato a fornire all’Ucraina 100.000 droni entro aprile 2026, dopo aver affermato che i veicoli aerei senza pilota hanno cambiato il modo in cui vengono combattute le guerre moderne. Il pacchetto di droni, del valore di 350 milioni di sterline (circa 415 milioni di euro), fa parte di un’iniziativa più ampia di sostegno militare da 4,5 miliardi di sterline (oltre 5 miliardi di euro) per l’Ucraina.
“Il Regno Unito sta intensificando il suo supporto all’Ucraina consegnando centinaia di migliaia di droni in più quest’anno e completando un’importante pietra miliare nella fornitura di munizioni di artiglieria essenziali”, ha affermato il segretario alla Difesa John Healey in una dichiarazione.
L’aumento del supporto ai droni è tempestivo, poiché segue il successo dell’operazione ucraina Spiderweb del primo giugno. Nell’ambito dell’operazione, il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha introdotto clandestinamente 117 droni nel territorio russo, colpendo quattro basi aeree e danneggiando 41 aerei militari.
L’esercito russo ha annunciato oggi di aver conquistato un altro centro abitato nella regione di confine ucraina di Sumy, l’ultima di una serie di conquiste volute per stabilire quella che definisce una “zona cuscinetto” all’interno del territorio ucraino. In una dichiarazione su Telegram, il Ministero della Difesa russo ha affermato che le sue truppe hanno preso il controllo del villaggio di Kindrativka, a circa tre chilometri dal confine russo.