KIEV - Accordo o sanzioni. Dopo la nuova minaccia di Donald Trump alla Russia, l’inviato del presidente americano Steve Witkoff sarà mercoledì a Mosca per cercare di risolvere la situazione ucraina. Lo riferisce la Tass, dopo che lo stesso Trump aveva anticipato che la missione si sarebbe tenuta in settimana, il 6 o il 7. Il Cremlino non ha escluso un incontro tra Witkoff e il presidente russo Vladimir Putin.
Rispondendo ai giornalisti sulla missione di Witkoff a Mosca, Trump ha detto che l’obiettivo è ‘”raggiungere un accordo per far sì che si smetta di uccidere la gente”. E ha ribadito che, se la Russia non accetta l’accordo per il cessate il fuoco con l’Ucraina, “ci saranno sanzioni”. Ma, ha aggiunto, i russi “come sapete sono molto astuti e sono abbastanza bravi ad aggirare sanzioni. Per cui vedremo cosa succederà”.
Peskov, nel corso del suo briefing quotidiano con la stampa, ha detto che sarà “importante e utile” la visita dell’inviato americano, Witkoff, mentre si avvicina la scadenza dell’ultimatum dato da Trump a Putin, per fermare l’offensiva in Ucraina.
“Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca e di essere in contatto con lui. Crediamo che questi contatti siano importanti, costruttivi e utili”, ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che un incontro tra l’inviato americano e Putin “non è escluso”.
Intanto, sono giunti a destinazione i due sottomarini nucleari che Trump aveva ordinato di dispiegare dopo lo scontro con l’ex presidente russo Dmitri Medvedev. Si trovano “nelle zone appropriate”, ha detto il presidente rispondendo ai giornalisti. Trump non ha precisato se si tratti di sottomarini a propulsione nucleare o di sottomarini armati con testate nucleari. E non ha fornito dettagli sulla loro posizione esatta, mantenuta segreta dall’esercito statunitense.
Trump aveva disposto l’invio dei due mezzi, dopo che Medvedev aveva bollato l’ultimatum del presidente americano alla Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina come “una minaccia e un passo verso la guerra con gli Stati Uniti”.
Mosca, dal canto suo, ha deciso di adottare la cautela nel rispondere all’invio dei due sottomarini americani e ha invitato “tutti” a comportarsi con la stessa prudenza: “Siamo molto cauti riguardo a qualsiasi dichiarazione relativa a questioni nucleari – ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov –. E, naturalmente, crediamo che tutti dovrebbero essere molto, molto cauti con la retorica nucleare”.
Peskov, inoltre, ha aggiunto che “è ovvio che i sottomarini statunitensi siano già in servizio operativo, si tratta di un processo in corso, ma la Russia parte dal presupposto che non ci possa essere alcun vincitore in una guerra nucleare”.
Intanto l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Keith Kellogg, starebbe preparando una nuova visita a Kiev, dopo quella delle scorse settimane. Lo ha indicato una fonte citata dall’agenzia di stampa ucraina Rbc, precisando che “non c’è ancora la data” della visita.
Oggi le autorità di Kiev hanno dichiarato l’allerta aerea su tutto il territorio ucraino. Lo ha annunciato l’Aeronautica Militare ucraina dopo aver segnalato il decollo di un caccia MiG-31K dalla Russia.
La Russia ha lanciato un missile ipersonico Kinzhal verso la base aerea di Starokostiantyniv, in Ucraina, ha dichiarato l’Aeronautica Militare ucraina. Secondo quanto riferito su Telegram da Serhiy Tyurin, governatore della regione di Khmelnytskyi, nell’attacco non si sono riportati morti o feriti. La Dpa riferisce che a Kiev i residenti hanno detto di aver sentito il boato di diversi missili ipersonici.
L’allarme antiaereo è stato emesso tre volte in tutto il Paese nelle prime ore del mattino, dopo il decollo dei caccia russi MiG-31K, in grado di trasportare i Kinzhal.
Inoltre, nella notte la Russia ha lanciato 162 droni che, secondo le autorità ucraine, sono stati tutti intercettati o abbattuti, tranne uno. I detriti hanno causato incendi in nove località nella regione di Odessa e alla periferia di Kiev. Le autorità locali hanno dichiarato che gli incendi sono stati domati e oltre una dozzina di edifici danneggiati.
Gli attacchi russi contro l’Ucraina hanno causato la morte di almeno sette civili e il ferimento di almeno altri 13 nell’ultimo giorno di guerra. Lo hanno riferito le autorità regionali. Nell’oblast di Zaporizhzhia, l’esercito di Mosca ha ucciso tre persone nella comunità di Stepnohirsk. Le forze russe hanno lanciato 405 attacchi in 10 località della regione nei giorni scorsi, secondo l’amministrazione militare locale. Nel Kherson, la Russia ha preso di mira 33 insediamenti, tra cui il capoluogo regionale. A seguito degli attacchi, due persone sono state uccise e altre cinque sono rimaste ferite, ha riferito il governatore Oleksandr Prokudin.
Nella regione di Donetsk, gli attacchi russi hanno causato un morto e due feriti nella città di Dobropillia, mentre un’altra persona è stata uccisa nella città di Kostiantynivka. Tre persone sono rimaste ferite anche nel villaggio di Rubizhne, così come nelle città di Pokrovsk e Lyman, ha reso noto il governatore Vadym Filashkin. Nella regione di Dnipropetrovsk, droni russi e artiglieria hanno attaccato il distretto di Nikopol, ferendo due donne, di 40 e 46 anni, e una bambina di 4 mesi, ha riferito il governatore Serhii Lysak.
Le forze ucraine hanno invece respinto un assalto russo al posto di blocco di Hoptivka, nell’oblast di Kharkiv, evitando l’ingresso dei soldati russi dalla regione di Belgorod in Ucraina. Lo ha riferito Viacheslav Zadorenko, capo dell’amministrazione militare della città di Derhachi.