KIEV - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condiviso su Telegram un video che prova l’arresto di “due cittadini cinesi che combattevano nell’esercito russo” e che “sono stati catturati dai nostri militari”. Zelensky spiega che la cattura “è avvenuta nel territorio dell’Ucraina, nella regione di Donetsk”. La loro identità, ha aggiunto nel post, è stata confermata da “documenti di questi prigionieri, carte di credito e dati personali”. Nel filmato appare uno dei due prigionieri.  

Zelensky ha aggiunto che “siamo stati informati che c’è un numero significativo di altri cittadini cinesi nelle unità degli occupanti” e si stanno facendo le corrispondenti verifiche: a questo proposito, ha aggiunto, “sono al lavoro l’intelligence, lo Sbu (Servizio di sicurezza dell’Ucraina) e le unità delle Forze armate competenti”.  

Il presidente ucraino ha detto quindi di aspettarsi “una reazione da parte degli Stati Uniti, dell’Europa e di chiunque nel mondo voglia la pace” dopo la cattura: “Il coinvolgimento della Cina con la Russia, direttamente o indirettamente in questa guerra in Europa, è un chiaro segnale che Putin sta facendo di tutto tranne che mettere fine alla guerra e che sta cercando modi per continuare a combattere”, ha aggiunto Zelensky.  

Il leader ucraina ha poi detto di aver incaricato il ministro degli Esteri Andrij Sybiha di “contattare immediatamente Pechino e di capire come la Cina intende rispondere” alla cattura di due suoi cittadini. “I cittadini cinesi sono trattenuti dai servizi di sicurezza ucraini e sono in corso altre indagini”, ha aggiunto.  

Zelensky ha intanto confermato per la prima volta che truppe di Kiev sono attive anche nella regione russa di Belgorod, con l’incarico di proteggere le città ucraine al confine. Nel consueto discorso serale, la scorsa notte il presidente ucraino ha detto che il capo di Stato maggiore Oleksandr Syrskyi gli ha presentato un rapporto “sulla linea del fronte e sulla nostra presenza nella regione di Kursk e nella regione di Belgorod”.  

Il presidente ucraino ha spiegato che “continuiamo operazioni attive nelle aree di confine del nemico e queste è assolutamente giustificato. La guerra deve tornare da dove è venuta”. Quindi Zelensky ha ribadito che gli obiettivi principali di Kiev restano gli stessi: “Proteggere la nostra terra e le nostre comunità nelle regioni di Sumy e Kharkiv dagli occupamenti russi”.  

Intanto il vicepresidente Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che “sempre più Paesi nel mondo acquisiranno armi nucleari” perché “l’Occidente ha spinto il mondo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale”. Medvedev, infatti, si è detto convinto che il disarmo totale non sarà possibile nei prossimi dieci anni anche se la guerra in Ucraina dovesse arrivasse al termine.  

Ma l’Europa, ha proseguito il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, non riconosce che la minaccia di un conflitto nucleare abbia raggiunto il suo livello più alto e “ha iniziato a mettere a dura prova il suo scarso potenziale strategico”.