LONDRA - L’annuncio fatto mercoledì (ora locale) a Londra fa seguito all’incontro del mese prima tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer alla Casa Bianca.
L’accordo, firmato nel 2021 da Australia, Stati Uniti e Regno Unito, prevede l’acquisizione da parte dell’Australia di sottomarini a propulsione nucleare per un costo il cui tetto è stato fissato a 368 miliardi di dollari nei prossimi trent’anni.
L’intesa è stata criticata dall’ex primo ministro australiano Malcolm Turnbull, che questa settimana ha organizzato a Canberra un forum su “sovranità e sicurezza” per discutere delle sfide legate alla presidenza Trump e all’AUKUS.
A guidare l’inchiesta nel Regno Unito sarà il deputato laburista Tan Dhesi, presidente della Commissione Difesa della Camera dei Comuni.
“Il nostro esame valuterà se il partenariato è sulla giusta strada e valuterà l’impatto dei cambiamenti geopolitici dal 2021”, ha dichiarato Dhesi.
I leader che avevano firmato l’accordo – Boris Johnson, Joe Biden e Scott Morrison – sono stati tutti sostituiti negli anni successivi, ma Dhesi ha ribadito che l’alleanza resta solida e aperta a nuove adesioni.
Mentre Trump non ha ancora chiarito in maniera netta la sua posizione sull’AUKUS, il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth aveva dichiarato a febbraio che il presidente era “favorevole”.
Sia il governo laburista australiano che la Coalizione sostengono l’accordo, considerato cruciale per la sicurezza dell’Indo-Pacifico. Tuttavia, permangono dubbi sulla fattibilità della consegna dei primi sommergibili statunitensi all’Australia entro i primi anni del 2030, dubbi che vengono ora inspessiti da questa revisione ordinata dal governo britannico.