Per preservare la salute degli occhi non basta rivolgersi all’oculista quando insorgono problemi, ma bisogna agire d’anticipo sottoponendosi a controlli regolari per tutto l’arco della vita.
Si consiglia una visita alla nascita; poi una entro i tre anni; un’altra entro il primo giorno di scuola e, ancora, una tra gli otto e i 15 anni, per contrastare soprattutto la miopia. Dall’adolescenza si fa un salto ai quarant’anni, quando è opportuno eseguire una visita ogni due anni. Infine, dai sessant’anni in avanti è consigliato rivolgersi all’oculista una volta all’anno.
Rispettare questo calendario è la miglior garanzia e assicurazione per avere una vista sempre pronta e sempre perfetta. Le visite oculistiche eseguite con questa regolarità servono a intercettare precocemente problemi specifici per ogni età: nei neonati la visita può identificare patologie congenite che vanno curate prima possibile.
Nell’infanzia, se il bambino ha l’occhio pigro, prima si interviene maggiori sono le possibilità di salvare la vista. Poi, in età scolare la vista influenza la capacità di apprendimento e i risultati scolastici. Ancora: in età adulta, possono comparire diverse patologie che, pur non dando sintomi evidenti, possono danneggiare la vista in modo irreversibile.
Infine, salvaguardare la vista in età matura, quando l’occhio e le strutture correlate vanno incontro a un naturale processo di senescenza, è fondamentale per preservare l’autonomia e una buona qualità di vita.