Si è svolto lo scorso sabato 10 maggio, in una sala elegante del Mercato Centrale, nel cuore di Melbourne, un evento che segna un passo avanti importante per lo sport femminile in Australia: il lancio del programma ‘UCAN2 – Empowering Women & Girls in Bocce’.
Ad avviare la serata è stata Laila Favrin, presidente della Bocce Federation Victoria. Il suo discorso ha chiarito fin da subito l’obiettivo: creare un ambiente dove le donne possano sentirsi bene, ascoltate, valorizzate: “Questo programma – ha dichiarato Favrin – ha lo scopo di dare a donne e ragazze la possibilità di entrare in contatto, crescere e prosperare, sia all’interno che all’esterno del campo. È progettato per costruire fiducia, amicizie”.
Il progetto nasce dall’eredità positiva del UCAN, un piano avviato con l’obiettivo di includere bambini e adulti con disabilità fisiche, mentali e di apprendimento in un contesto sportivo sicuro e accogliente.
Da questa esperienza è nata l’idea di estendere la visione alle donne e alle ragazze. Grazie a un importante finanziamento triennale del governo federale australiano – il più consistente ricevuto da Bocce Victoria nei suoi 52 anni di storia – è stato possibile strutturare ‘UCAN2’ in modo professionale e duraturo.
I fondi hanno permesso l’assunzione di due allenatori internazionali di altissimo livello, provenienti dalla Francia, che guideranno i percorsi formativi sia per principianti che per atlete avanzate. Il programma si articolerà in cicli di otto settimane, quattro volte l’anno, e si svolgerà presso due sodalizi: il Casa D’Abruzzo Club e il Freccia Azzurra Club.
Un altro aspetto significativo è stato l’investimento nell’identità visiva del programma: ogni donna iscritta riceverà una divisa completa, fornita dallo sponsor tecnico Macron, e appena arrivata dall’Italia. Ogni dettaglio è stato pensato per far sentire le partecipanti parte di una squadra vera, forte, unita.
Anche Sonia Fava, Sports Development Director per Bocce Australia Executive Board, è intervenuta parlando dei vantaggi di uno sport a basso impatto, adatto a tutte le età e livelli di forma fisica. Uno sport che offre resistenza, coordinazione, concentrazione e movimento senza la pressione di un contatto elevato o di un intenso sforzo fisico.
Dunque, un’attività perfetta per “donne impegnate, ragazze, mamme con bambini e chiunque cerchi di riconnettersi con se stesso e con gli altri”.
Importanti le testimonianze di alcune protagoniste del mondo delle bocce.
Nicole Samsa ha raccontato di come tutto sia nato da un viaggio in Slovenia, il Paese di origine dei nonni: “Lì, nel 2007, ho imparato ad amare questo sport.
Tornata in Australia, ho deciso che volevo provarci anch’io. La competizione sportiva mi permette di rappresentare il mio Paese e di viaggiare”.
Melissa Danelutti, emozionata, ha parlato con gratitudine del sostegno del padre e di come lo sport richieda tanto sacrificio, non solo per l’atleta, ma anche per la famiglia: “Gioco da quando ero piccola. Papà mi accompagna due volte a settimana, impiega 40 minuti in auto ogni volta. Se oggi sono qui, è grazie a lui”.
Il progetto UCAN2 mira a restituire così spazio alle donne nello sport, soprattutto a quelle che, per lavoro o maternità, hanno dovuto mettere da parte la propria attività fisica.
“Spesso le madri portano i figli agli allenamenti, ma rinunciano al proprio tempo. Noi vogliamo cambiare questo paradigma”, ha spiegato Sonia, una delle menti organizzative del progetto.
Proprio Linda Chiandotto ha raccontato la sua esperienza come madre di famiglia. Il marito è allenatore della nazionale, la figlia Nina è tra le atlete ad alte prestazioni e tutta la famiglia vive le bocce come un progetto condiviso: “Non è solo uno sport, è uno stile di vita. È comunità, è sostegno. E soprattutto, è amicizia”.
A fine presentazione, i partecipanti si sono scatenati sulla pista da ballo grazie alla musica travolgente del DJ Mark Pellegrini.
Significativi i ringraziamenti conclusivi a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’organizzazione dell’evento: in particolare le giocatrici, la Bocce Federation Victoria e la Bocce Australia, Flying Art Studios, Merryn Cuff e Mark Pellegrini.
Il messaggio della serata è chiaro: bocce non è solo uno sport per “anziani”, ma un’opportunità per tutte le età. Un modo per rimanere attive, connettersi, divertirsi e costruire legami profondi.