TEL AVIV - Secondo l’emittente il primo ministro Benjamin Netanyahu starebbe ora studiando come spiegarlo all’opinione pubblica. Tuttavia, il media libanese Lbci cita un commento del mediatore americano Amos Hochstein secondo il quale le notizie sul via libera che sarebbe stato dato da Israele “non sono accurate”.

In serata (orario locale) Netanyahu avrebbe svolto un incontro sulla sicurezza con i ministri competenti del suo gabinetto, riferisce sempre la Kan. Al centro della discussione, la libertà d’azione dell’esercito israeliano nella zona di confine tra Siria e Libano.

Secondo fonti vicine alla delegazione americana, afferma la tv pubblica, Israele ha ricevuto garanzie da Washington sulla libertà d’azione in caso di violazione dell’accordo. Secondo Channel 14, emittente considerata vicina a Netanyahu, nelle discussioni con i ministri il capo di governo ha chiarito che “la condizione fondamentale nella questione è che decideremo cosa è considerata una ‘violazione’”.

L’altro nodo, riferiscono da giorni fonti israeliane, è la composizione del comitato internazionale di vigilanza in Libano.

Secondo il quotidiano libanese l’Orient du Jour, la tregua sarebbe in ogni caso solo temporanea, in attesa di negoziati più ampi su un cessate il fuoco definitivo Ma mentre uno stop alla guerra sembra sempre più a portata di mano - il 20 novembre Hochstein, parlando di ‘vera opportunità’ per far cessare le ostilità, aveva detto che il governo libanese e Hezbollah avevano ampiamente accettato la proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti, sebbene con alcune questioni in sospeso – le ostilità non perdono intensità: Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei sulle periferie meridionali di Beirut, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale libanese Nna.

Secondo l’Orient du Jour sarebbero stati colpiti 12 edifici. Mentre secondo quanto riferito dall’esercito israeliano diverse persone sono rimaste ferite a causa del lancio di razzi da parte di Hezbollah, che ne ha lanciati più di 250, compresi anche droni, nel corso della giornata di ieri verso il nord e il centro di Israele.

Hezbollah aveva in precedenza confermato di aver distrutto sei carri armati israeliani Merkava nel sud del Libano, cinque dei quali nella strategica zona costiera di Bayada.