È un filo che non si è mai spezzato, quello che dall’Italia all’Australia unisce le genovesi Federica Pezzotti (nella foto) e Poni Poselli, le cui due voci si incontrano nel programma Insieme a Poni di Rete Italia, oggi come trent’anni fa, quando a trasmettere il loro scambio tra i due emisferi era Radio 3EA, prima incarnazione di Radio SBS.
Era la seconda metà degli anni ’80, e con un diploma da perito turistico in mano, Federica aveva tutte le carte in regola per lanciarsi a esplorare il mondo, seguendo forse le orme della madre, cittadina greca cresciuta a Istanbul, dove frequentò le scuole italiane prima di innamorarsi di Genova.
Già durante gli anni scolastici, Federica aveva assaporato l’ebbrezza di viaggiare in autonomia e praticare tre lingue, non solo per studio ma anche come primo approccio al mondo del lavoro. “Ho cominciato giovanissima a occuparmi di comunicazione, prima nell’allestimento di fiere e poi nelle radio locali - racconta Federica, con la sua voce soave e cristallina -. La mia collaborazione con Poni per Radio 3EA fu un’esperienza formativa fortissima. Innanzitutto, mi dette l’opportunità di raccontare dell’Italia agli altri. Per me era come riscoprire il mio Paese due volte. Cercavo sempre di trovare qualche argomento stuzzicante per gli ascoltatori: volevo portarli in Italia così come io andavo verso loro. Era anche come fare un viaggio: l’Australia in quegli anni era veramente lontana”.
Evidentemente a Federica non bastava viaggiare sulle onde radio, e appena ventenne decise di scoprire il continente rosso di persona, in un percorso di esplorazione di un Paese che non poteva non essere anche interiore. “Non ero mai stata così distante da casa per così tanto tempo, e sentii in maniera forte il disagio della lontananza, quello stesso disagio che doveva provare la comunità italiana in quegli anni. All’epoca anche organizzare una telefonata era molto difficile, e non poter sentire i miei genitori fu un grande peso”.
La libertà di comunicazione che Federica ha poi trovato nel suo secondo viaggio in Australia, nel 2006, rappresenta forse la differenza più marcata a distanza di vent’anni. “Penso spesso a quel famoso slogan, ‘Una telefonata ti salva la vita’. Per me è vero. Avere gli affetti a portata di una chiamata dal cellulare è come averli sempre con me, vicini. La voce per me è importantissima”.
Dopo anni di soddisfazioni professionali, come partner di una società genovese di marketing, comunicazione e pubblicità, e con la realizzazione di eventi culturali e campagne elettorali, Federica è tornata a conversare con la comunità italiana d’Australia, quando in Italia è notte fonda.
“Sono una nottambula e inizio a carburare nel pomeriggio, quindi non mi pesa collegarmi con Poni quando qui sono le 2 o le 3 di notte. Anzi, mi è congeniale. C’è un particolare silenzio intorno a me e allo stesso tempo mi piace immedesimarmi e proiettarmi nelle attività diurne di chi ascolta. L’entusiasmo con cui lo faccio è lo stesso di quando ero ragazza. Questo è un grandissimo motore. Sicuramente grazie alla comunicazione l’Italia è più vicina rispetto a trent’anni fa.
Oggi quello che racconto potrebbe non essere una novità o un argomento che non si possa approfondire anche da soli, ma io cerco di stuzzicare una qualche curiosità oppure di fornire una sorta di lente d’ingrandimento. Spesso l’informazione che arriva dall’Italia rischia di essere confusa o avvolta da polemiche sterili e aride. Per questo, ad esempio, ho pensato all’intervista con il professor Matteo Bassetti, per fornirvi una linea diretta sulla situazione del Covid, qui in Italia”.
Federica Pezzotti è ospite del programma Insieme a Poni ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 12 alle 1 pm su Rete Italia.