ADELAIDE – Centinaia di posti di lavoro e decine di milioni di dollari sono andati perduti nelle ultime settimane in South Australia. Il tomato brown rugose fruit virus (ToBRFV), agente di una virosi mai apparsa prima nel continente australiano, ha infettato centinaia di coltivazioni di pomodori nello Stato.

Il virus è stato fatto risalire ai semi importati lo scorso maggio e poi venduti ai coltivatori, anche se il dipartimento federale dell’Agricoltura ha assicurato che “fossero accompagnati da certificazioni di sicurezza”.

Sebbene non rappresenti una minaccia per la salute, il dipartimento delle Industrie primarie e delle Regioni in South Australia (PIRSA) ha deciso di sradicarlo il prima possibile riducendo potenzialmente la resa di una pianta del 75 per cento.

Michael Simonetta, amministratore delegato (Ad) di Perfection Fresh, azienda leader nel settore agricolo da oltre 45 anni, e tra le tre attività colpite dall’agente virale, ha definito le restrizioni di quarantena imposte dal governo “alquanto eccessive”.

“Apprezziamo gli sforzi per contenere il ToBRFV e comprendiamo la pressione proveniente dagli altri Stati, ma riteniamo che il freno alle nostre operazioni sia del tutto inutile poiché il virus è stato contenuto con successo – ha dichiarato –; intanto, l’impatto sui nostri dipendenti e sulle loro famiglie è a dir poco devastante”.

I pomodori dell’azienda sono scomparsi dagli scaffali dei supermercati di tutto il Paese ormai da settimane e i prezzi del frutto probabilmente aumenteranno a causa delle “decine di milioni di dollari persi”.

Perfection Fresh Australia si è inoltre detta “sconvolta” nell’aver dovuto tagliare posti di lavoro, a causa del totale arresto dell’attività di pomodori Two Wells dell’azienda, nell’area Nord di Adelaide, ma “sta già lavorando con il governo statale, così come con i sindacati e altri produttori di frutta e verdura, per trovare impieghi in altri settori per il maggior numero possibile di membri del team”.

“Ogni lavoratore riceverà tutto ciò che gli spetta, con la prospettiva di ulteriore supporto dai programmi governativi”, ha aggiunto Simonetta.

Secondo l’amministratore delegato di Perfection Fresh Australia, “l’imposizione di divieti interstatali su pomodori e altri prodotti provenienti dal South Australia ha aumentato anche la prospettiva di un aumento dei costi in tutto il settore”, provocando quindi ulteriori pressioni sulla crisi del costo della vita.

Inoltre, su 47 campioni risultati positivi al virus, Simonetta ha dichiarato che migliaia di altri pomodori e piante “sane” sono state gettate via perché i 43 ettari della sua attività in South Australia sono stati chiusi a tempo indeterminato.

Il ministro delle Industrie primarie del South Australia, Clare Scriven, ha però affermato che l’eradicazione è stata fondamentale per proteggere il settore agricolo in senso più ampio.

“Sono a conoscenza che ci sia un piccolo numero di coltivatori che preferisce lasciar correre, ma il virus è altamente trasmissibile e può essere diffuso attraverso il terreno, il vento oppure tramite macchinari”, ha dichiarato.

Intanto, Victoria, Tasmania e New South Wales hanno imposto restrizioni all’importazione di pomodori dalle tre aziende del South Australia colpite dal ToBRFV, mentre Queensland e Western Australia hanno vietato tutti i pomodori dal South Australia.

Perfection Fresh ha, in ogni caso, preso molto sul serio le sue responsabilità in materia di biosicurezza e “continuerà a lavorare con il PIRSA e con il governo del South Australia per proteggere l’intero settore agricolo dello Stato”.