Lavorare sodo, ma senza mai dimenticare i propri sogni. Quasi un motto, messo in pratica nel miglior dei modi da Felice Paone, un calabrese che ha vissuto “a metà tra Italia e Melbourne”, dove poi si è stabilito definitivamente, o almeno “per ora” come ci racconta, se di giorno fa il piastrellista, la vita notturna ha preso una svolta inaspettata.
Ma è la sua passione che oggi lo porta sulle nostre pagine, quella della musica. Felice si destreggia sin da giovane come tecnico del suono, oltre a suonare vari strumenti con, ad esempio, i Rustica Project con i quali porta in scena tante canzoni tradizionali italiane. Nonostante tutto, però, l’umiltà lo porta a sottolineare che “‘musicista’ è una parola grossa, ma suono e mi diverto”. E ora, il coronamento di un sogno: lo scorso 24 di marzo, infatti, Felice ha inaugurato il frutto delle sue fatiche e investimenti, il locale Open Factory, che si trova a Reservoir. E se sull’apertura di questo luogo d’incontro, si lascia andare a una battuta - “forse, se ci penso, ho creato l’Open Factory solo per fare il tecnico del suono alle serate musicali che organizzo” -, sicuramente sulla filosofia del pub lui fa sul serio: lo stabilimento è adibito alla musica e al ballo, con un giardino che sa molto di piazza italiana, con tanto di area coperta e un palco dalla strumentazione di alto livello per offrire notti di grande musica ai presenti, durante i quali Felice, appunto, fa la parte anche di tecnico del suono.
Le prospettive sono ottime, con la coordinazione di tanti amici che forniscono il catering, rigorosamente italiani, ausiliario durante gli eventi offerti, ma anche la musica. Felice infatti proprio sottolinea come la cerchia di amici molto estesa si rispecchi nella riuscita delle serata, e spiega che oltretutto l’Open Factory si può fittare per organizzare i propri eventi o celebrazioni di qualunque tipo. L’amicizia però è un altro fulcro intorno al quale la sua vita ruota: “Avendo lavorato in musica, ho stretto amicizia con tanti artisti, italiani e non, e il locale diventa anche una sorta di modo per stare intorno ai miei amici”. Anche qualche idea innovativa per il futuro, come ad esempio i concerti di musica latina di domenica pomeriggio, invece che in tarda serata: “Tante famiglie hanno figli o comunque devono tornare al lavoro presto di lunedì mattina, quindi perché non offrirgli un concerto accessibile senza la paura di ‘fare tardi’?”.
E se gli si chiede dei propri sogni futuri, dopo averne appena realizzato uno, appunto l’Open Factory, Felice ci risponde con umiltà: “Il prossimo ‘progetto’ è quello di vivere una vita semplice. Non cerco tanto nella vita, e già aver aperto il locale è quasi una benedizione per me. Nonostante mi piaccia ‘fare business’, non sono spinto da esso. Ma sicuramente sono spinto dall’avere una vita sociale più all’italiana, con gli amici intorno e sentirmi come se fossi in piazza. Spero che la mia vita vada in questa direzione, ma mi sento già contento per ora di come sta andando”.
Per informazioni sui futuri eventi all’Open Factory e prenotazioni, visitare il sito: https://openfactorymelbourne.com.au/.