Lo scorso sabato, la comunità italiana di Montevideo, e non solo, si è riunita per l’evento “Montevideo, una capital de cultura italiana”, promosso dall'Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura.

Dalla mattina fino a notte inoltrata, migliaia di persone hanno transitato lo spazio adiacente al Museo delle Migrazioni (MUMI), tra stand gastronomici gestiti da ristoranti e produttori italiani, ciascuno offrendo le proprie specialità e ricette, tutto condito da musica, balli tradizionali ed esibizioni dal vivo. Una immersione nella cultura italiana, attraverso il suo cibo e la sua musica, nel cuore di Montevideo. 

Sul grande palco in fondo allo spazio adibito agli stand, il rinomato presentatore e chef Sergio Puglia ha presentato e intervistato durante buona parte della giornata, cuochi, chef ed esperti culinari che si sono alternati ai fornelli, offrendo dimostrazioni di ricette tipiche italiane, ma anche dando informazioni, sulla storia, tradizioni e origini di numerose specialità italiane.  

Presenti all’evento, 15 stand di ristoranti, gelaterie, distributori e importatori di prodotti italiani, tra cui Lavazza, Illy, il Mecatino.uy, Mediterraneo e Il trancio d’Italia, che hanno accolto complessivamente più di cinquemila persone. Il Festival culinario è stato così affollato che verrà certamente seguito da altri, il primo confermato è la Coppa Mondiale di Tiramisù, che si terrà questo giugno, come annunciato in esclusiva dalla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Silvia Merli, che ha invitato tutti gli interessati a seguire i social dell’istituto dove presto verranno pubblicate tutte le informazioni. 

Sempre nell’ambito di Montevideo come capitale della cultura italiana, ha avuto luogo un altro evento la biciclettata, che partendo dal Mumi, ha attraversato i punti storici della città in modo da riscoprire le sue bellezze architettoniche e culturali. “Sulla scia della analoga iniziativa condotta nel 2022, edifici simbolici quali il Parlamento, la Stazione ferroviaria, la sede del Banco de la República e il palazzo Buxareo, opere di architetti e artigiani italiani, hanno segnato il percorso lungo il quale, circa 150 ciclisti, si sono fermati ad ascoltare descrizioni sulla loro origine e storia a cura dello storico Ramiro Rodríguez Barillari”, scrive l’Ambasciata nel comunicato stampa sull’evento. 

Prima dell’apertura della serata musicale che avrebbe fatto da chiusura del Festival, l’ambasciatore Giovanni Iannuzzi, ha espresso qualche parola di ringraziamento a tutte le persone che si sono avvicinate al Mumi, ma anche a tutti i collaboratori che hanno fatto parte dell’organizzazione dell’evento. Inoltre, ha approfittato per ricalcare l’importanza del prodotto italiano, che è essenziale per offrire la qualità nell’alimentazione, “senza contare che è un passaporto di cultura italiana” ha aggiunto Iannuzzi. 

Sergio Puglia ha espresso a sua volta i suoi ringraziamenti, “Organizzare un evento come questo implica molte ore di lavoro e molta gente involucrata. Ringrazio anche tutti voi che ci supportato perché tutto questo sforzo ha un obiettivo: il consumatore intelligente”. Ha ringraziato anche il MuMi per "aver offerto questa locazione eccezionale che è il riassunto di quello che vogliamo trasmettere: la cucina come fatto culturale che si trova nell’incrocio di cammini, e che ha contribuito nella costruzione della cittadinanza e dell’identità popolare”. Infine, ha concluso esprimendo la sua gratitudine per l’opportunità che gli è stata data dall’Ambasciata di comunicare e di divulgare la sua visione della cucina, riassunta in una frase: “Mangiare è senza dubbio un fatto culturale, riconoscerlo ci dimostra quali siano le nostre origini”.