LIONE - L’Istituto Italiano di Cultura ospita, fino al 16 settembre, la mostra Ciao Italia! Un siècle d’immigration et de culture italiennes en France (1860-1960), un’esposizione che ripercorre un secolo di emigrazione italiana in Francia mettendo in luce le dinamiche storiche, sociali e culturali che hanno accompagnato il fenomeno migratorio dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra.

Realizzata nel 2017 dal Musée national de l’histoire de l’immigration di Parigi, la mostra offre una panoramica articolata sul contributo degli italiani alla società francese e sulle difficoltà affrontate nel processo di integrazione, attraverso un percorso cronologico suddiviso in quattro periodi chiave: la Grande Emigrazione seguita all’unità d’Italia (1860-1870); le tensioni e le violenze xenofobe della fine del XIX secolo (come le Vêpres marseillaises del 1881 e gli scontri di Aigues-Mortes del 1893, che rivelano la percezione degli italiani come minaccia al mercato del lavoro e all’ordine pubblico); le divisioni ideologiche e politiche dell’era fascista (1920-1940); e l’ultima fase migratoria contraddistinta dalla Dolce Vita (1950-1960), che coincide con un nuovo accordo franco-italiano sulla manodopera e con l’affermazione di una visione più leggera e positiva dell’italianità, sostenuta anche dalla cultura popolare e dal cinema dell’epoca.

Con l’ausilio di circa 400 pezzi tra documenti d’archivio e opere artistiche, tra cui lavori di Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Gino Severini, Filippo De Pisis, Alberto Magnelli e Mario Tozzi, l’esposizione documenta il ruolo centrale svolto dagli immigrati italiani — operai, minatori, muratori, agricoltori, artigiani, commercianti, imprenditori — nel tessuto produttivo e culturale francese.

Accanto ai volti noti di Yves Montand, Lino Ventura, Serge Reggiani e delle famiglie Bugatti e Ponticelli, la mostra esplora anche gli ambiti della religione, della stampa, dell’istruzione, dell’arte, della musica, del cinema, dello sport e della gastronomia, ponendo attenzione ai pregiudizi, alle discriminazioni e alle rappresentazioni stereotipate che hanno accompagnato la presenza italiana in Francia.

L’ingresso è gratuito e la mostra è visitabile al terzo piano dell’IIC di Lione (18, rue François Dauphin, 69002) negli orari di apertura dell’edificio: da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 13:00, martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17:30, lunedì e mercoledì fino alle 18:30.