CONCEPCIÓN DEL URUGUAY (ENTRE RIOS) – La Società italiana di soccorso mutuo La Benevolenza è tra le cinque più antiche dell’Argentina.
Fondata il 24 maggio del 1874, in realtà è nata molto tempo prima come club Italiani Uniti, dove i connazionali si riunivano ad ascoltare musica, a cantare e ballare, cercando di far passare la nostalgia di casa.
In quegli anni era era ancora in vigore la Costituzione Nazionale del 1853, e Concepción del Uruguay era la capitale della Confederazione Argentina, governata dal Generale Justo José De Urquiza, mentre a Buenos Aires governava il Generale Juan Manuel de Rosas.
Questi capi, denominati caudillos, erano proprietari terrieri con forti influenze politiche ed economiche, che governavano in modo alquanto dispotico e personalistico.
Gli immigrati italiani, oltre alle tradizioni popolari, avevano portato con sé gli ideali repubblicani e mazziniani del Risorgimento e, pian piano, iniziavano a organizzarsi per partecipare della vita politica nella nuova nazione.
Tra gli anni 1840 e 1850, a Concepción si stabilirono in modo sistematico contadini lucani e calabresi di ideali repubblicani. Gli italiani del Nord, che venivano da realtà industrializzate, arrivarono molto dopo.
“È così che si è costruito il carattere di questa città – spiega Liliana Carmen Poggio, presidente della Società –. Lentamente gli immigrati italiani iniziavano a mostrare le proprie opinioni su quale dovesse essere il futuro di questo Paese”.
La lotta tra monarchici e repubblicani è stata centrale nella fondazione di questa associazione. “Quando nel 1878 muore il Re Vittorio Emanuele II – continua Poggio – la Società italiana di Concepción del Uruguay prende il nome di La Giovine Italia, che era il nome del primo partito repubblicano in Italia”. Quello fondato da Giuseppe Mazzini, per intenderci.
Non a caso, il primo presidente onorario della Benevolenza è stato Giuseppe Garibaldi, seguace degli ideale mazziniani, oltre che valente stratega. Negli archivi è custodita una lettera scritta a mano dallo stesso Garibaldi, dove ringrazia per la nomina. In quel momento si era già ritirato all’isola di Caprera, e non poté viaggiare per presenziare alla cerimonia e ricevere i dovuti onori.
Oggi, l’associazione è autarchica e indipendente da qualsiasi movimento o fazione politica. Non riceve aiuti economici da nessuna istituzione statale, né argentina né italiana.
I fondi provengono dai corsi e laboratori che si tengono nella sede, come la scuola di ceramica, le lezioni di italiano, i corsi di canto e di balli folcloristici, le arti marziali… Inoltre nella sede funziona un piccolo bar ed è attivo il coro Santa Lucia.
Il grande palazzo che ospita l’istituzione è stato costruito nel 1900, nello stile di stampo italiano tipico dell’epoca, e nel 2003 è stato dichiarato patrimonio storico della Provincia di Entre Rios.
Per festeggiare l’anniversario di La Benevolenza, nei primi mesi dell’anno i soci hanno organizzato una rassegna di cinema italiano e presentazioni di danze tipiche italiane.
A marzo si è tenuto incontro al femminile nel bar, dove – tra un cappuccino e un dolce – le socie hanno condiviso le memorie delle proprie antenate, per dare visibilità ai loro sacrifici, spesso trascurati dalla storia ufficiale.
È stato anche fatto un omaggio alla musica e alla persona di Maria de La Mercedes Nadal, maestra del coro e di musica, molto nota in città e vero e proprio referenti di tutti i melomani. Il Coro Santa Lucia della Benevolenza e il Coro Magnifica – della Società italiana della vicina città di Basavilbaso – si sono uniti per una kermesse dedicata alle canzoni italiane tradizionali.
Il 24 maggio è stato invece il momento della cena ufficiale dell’anniversario, dove a tutti i soci è stata consegnata una medaglia commemorativa.
Ai festeggiamenti si sono uniti anche altri circoli della collettività, con una cerimonia ufficiale a cui hanno partecipato le autorità municipali e vari rappresentanti della comunità italiana di tutta la Provincia, tra cui la Casa d’Italia di Paranà, FEDEM (Federazione Entrerriana de Entidades Mutuales), la Società Italiana di Chajarí, i Piemontesi di Colón e i Piemontesi di San José...
Los Croquiceros, un collettivo locale di venti illustratori e artisti, hanno fatto dei disegni del palazzo della Società che sono stati in parte distribuiti come souvenir della serata, e in parte esposti in una mostra aperta al pubblico.
Domenica 26 maggio, La Benevolenza ha organizzato una passeggiata in città che ha toccato i luoghi significativi della storia dell’immigrazione italiana. Il tutto accompagnato dalla banda militare e da spettacoli di ballo offerti da altre associazioni come regalo e riconoscimento per i 150 anni di lavoro e presenza. Per camminare insieme, senza dimenticare la storia della città e dei suoi abitanti.