In via Filodrammatici si è respirata l'atmosfera di un’occasione particolare con il concerto del Coro e dell’Orchestra de La Scala diretta da Riccardo Chailly, ospite il soprano norvegese Lise Davidsen. La conclusione del concerto, . La conclusione del concerto, che ha celebrato il 75esimo anniversario dalla data di riapertura dopo la ricostruzione del Teatro, è stata accolta da applausi e molti apprezzamenti, durati tanto a lungo per reclamare e ottenere alla fine anche un bis, il “Va’ pensiero” dal Nabucco di Verdi.

L’orchestra e il direttore hanno indossato le mascherine protettive, fatta eccezione per la sezione degli ottoni e dei legni, peraltro isolata da pannelli divisori. L’immagine ha ricordato a tutti i presenti il difficile momento che sta ancora attraversando il Paese. Altra testimonianza della presenza della perdurante emergenza sanitaria è stata riscontrata nel numero degli spettatori, limitato a 500, a fronte della piena capienza del teatro che arriva fino a duemila posti.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha assistito alla serata “di rinascita”, come l’ha definita, dal palco Reale insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha osservato: “È chiaro che realtà come queste, con un numero di spettatori significativi, possono permettersi anche di organizzare spettacoli come l'opera, che sono più complessi e costosi”.

Alla Regione Lombardia, in accordo con il governo, è spettata la decisione sulla capienza dei teatri in tempo di coronavirus. “L’auspicio è che si riesca a trovare una strada attraverso la quale, pur nel rispetto della sicurezza, si possa ampliare il pubblico all’interno del teatro.  - ha detto il governatore Fontana, che ha aggiunto - “Non è detto che per adesso non sia possibile rivedere il numero delle presenze. Noi ci incontriamo costantemente con il CTS, con il governo, e chiederemo se è possibile, se le condizioni ci sono, di poter ampliare anche questo numero”.

“Non so se sia un segno di ripresa, ma lo deve essere, di rinascita, un segnale molto forte per questa Milano deserta”, ha detto la senatrice a vita Liliana Segre che era presente anche nel 1946, alla serata molto speciale dell’11 maggio, quando il concerto di Arturo Toscanini segnò la rinascita della Scala ricostruita dopo i bombardamenti.

Le celebrazioni per la riapertura al pubblico continuano oggi, 11 maggio, con il concerto di Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker nell’ultima tappa della loro tournée italiana.