In poche entusiastiche parole, in un breve messaggio pubblicato sui social media, il Furlan Club ha deciso di condividere una notizia straordinaria: riaprirà presto nella sua storica sede a Matisi Street, a Thornbury. Dopo mesi di difficoltà e incertezze, comitato e soci potranno incontrarsi di nuovo nei loro familiari spazi comunitari.
“Siamo tornati – hanno scritto sulla loro pagina Facebook –. A tutti coloro che ci hanno sempre sostenuto, soprattutto durante questo momento di estrema criticità, non possiamo che dire grazie. Mandi!”, hanno concluso, salutando in gergo friulano.
L’edificio, costruito nel 1957 grazie alla buona volontà dei membri del club, fu immaginato per dar vita a un posto speciale in cui tutti potessero sentirsi a casa, rafforzando lo spirito del fogolar. Durante gli ultimi 64 anni, ha rappresentato un’istituzione culturale per l’intera comunità italiana a Melbourne, dando spazio a eventi per ogni età; secondo le pianificazioni e i desideri del comitato esecutivo del Furlan Club, il 2020 avrebbe dovuto abbracciare numerose novità: rinnovare la struttura, costruire un impianto sportivo al coperto, dare vita a una sala destinata alla musica dal vivo, attrarre nuovi membri e gestire un calendario ricreativo sempre più diversificato. Purtroppo la crisi pandemica ha posto enormi ostacoli ai grandi progetti vagheggiati. A causa della chiusura forzata, il club non è riuscito a coprire le spese di alcune rate di affitto, ricevendo di conseguenza una notifica di sfratto da parte del proprietario della struttura; dopo mesi di timore e l’avvicinarsi di una lotta legale direttamente in Tribunale, il club ha ricevuto la straordinaria notizia di un nuovo accordo contrattuale.
“Abbiamo ottenuto un contratto per altri cinque anni con le stesse opzioni di rinnovo che erano in vigore prima della crisi finanziaria da COVID-19”, ha spiegato Federico Martin, segretario del Furlan Club. “Abbiamo pagato tutte le rate d’affitto accumulate, grazie alle ultime attività ideate – la raccolta fondi online, il calendario ‘Faces of the Furlan’ e la vendita di magliette personalizzate – e adesso ci prepariamo a rispettare i programmi a cui avevamo pensato per rivitalizzare il club. Dobbiamo farcela, ora più di prima, ma dalla nostra parte ci sarà un gruppo di giovani talenti e menti imprenditoriali che daranno nuova vita alla nostra, alla loro associazione”, ha aggiunto.
Sono state infatti coinvolte personalità come Dario Bulfone, operations manager del club, Paul Martin, Rosa Campagnaro, Ruth Borgobello e suo padre Maurizio, William Musig e Laila Costa, professionisti in diversi settori, che offriranno un punto di vista rivoluzionario; all’interno del comitato esecutivo, invece, saranno sempre presenti il presidente Peter Muzzolin, il segretario Federico Martin, Elisabetta Pase, Amalia Tomada , Lidio Bidinost e Trish Corelli.
Tutti i partecipanti al programma Friuli chiama Mondo. In senso orario: Mario Marson, Lisa Portolan, Massimiliano Zanin, Ruth Borgobello e Davide Giusto, Robert Puntel
Solo a qualche settimana fa, inoltre, risale l’apparizione al programma Friuli chiama Mondo, sul canale italiano UdineseTV, di sei rappresentanti della comunità friulana d’Australia: da Melbourne la regista Ruth Borgobello e suo marito Davide Giusto, produttore, e Mario Marson, viticoltore di successo; da Adelaide, il vicepresidente del Fogolar Furlan, Massimiliano Zanin, nonché ricercatore in ingegneria mineraria all’Università del South Australia; da Sydney, la scrittrice Lisa Portolan; da Perth, il vicepresidente del Fogolar Furlan e presidente della locale sezione Alpini, Robert Puntel. Hanno potuto raccontarsi, condividere la propria storia migratoria e il proprio spirito friulano, in un bel momento televisivo che ha saputo unire armoniosamente passato e futuro.
“Dopo il trasferimento della statua del gruppo degli Alpini di Melbourne dalla sua storica posizione tra le nostre mura al Veneto Club, che ci ha destato tanto dispiacere, pubblicheremo presto un bando per scegliere l’artista che creerà il nuovo monumento iconico per la nostra associazione. Sarà dedicato a tutti i caduti di guerra nei due conflitti mondiali e alla storia aborigena – ha continuato il segretario Martin –. Intanto, ci prepariamo a un incontro virtuale per gli auguri di Natale, che avrà luogo sulla piattaforma Zoom il prossimo sabato 19 dicembre. Ci saremo tutti, tutti i friulani nel mondo”.