Sta diventando sempre più competitivo il settore delle vetture elettriche abbordabili (si fa per dire…), nonostante il responso degli automobilisti australiani verso le auto a batteria non sia stato fra i più entusiasmanti. Una delle ultime arrivate, la Chery Omoda E5 si propone come seria alternativa alle altre due proposte cinesi che dominano questo settore, la MG4 e la BYD Atto 3.

La Omoda E5 è ottenibile in due versioni, la BX e la EX, con prezzi di listino a partire dai $42,990 ai $45,990. In questa recensione ci concentriamo sulla BX, alla base della gamma che, nonostante il prezzo contenuto offre una ricca dotazione di serie, che include fra l’altro la navigazione satellitare, la radio digitale, l’illuminazione a LED, gli abbaglianti automatici, l’assistente vocale intelligente, cerchi in lega da 18” e ben 18 sistemi di assistenza alla guida.

Diciamo innanzitutto che alla Chery hanno davvero fatto l’impossibile per far sembrare la Omoda una vettura di classe e prezzo superiore, almeno al primo impatto visivo, perché una volta dentro l’abitacolo non si può non notare il volante in plastica, un aspetto che abbiamo trovato assolutamente inaccettabile in una vettura del genere. Avremmo rinunciato volentieri alla navigazione satellitare, visto che il 99% delle persone che acquistano questa vettura utlizzerà l’Apple Car Play o l’Android Auto per viaggiare da un punto a un altro, per avere un volante rivestito in pelle, anche sintetica, come sul modello più caro, la EX.

A parte questa nota dolente, l’abitacolo è accogliente e spazioso. I materiali sono per lo più di buona qualità, ed alcuni anche piacevoli al tatto. Nel modello base troviamo i sedili rivestiti in tessuto, leggermente più rigidi di quello che avremmo preferito ma tuttavia comodi anche per i medi-lunghi viaggi. Ad un metro e ottanta di altezza non abbiamo avuto alcun problema, ma vista la linea bassa del tetto prevediamo qualche difficoltà per quelli oltre il metro e novanta, sia davanti che nel retro. Il confort, specie per quelli seduti nel retro, non è il massimo, visto che i sedili sono piuttosto piatti e con poco sostegno per le gambe, e nelle curve si tende a scivolare con particolare facilità…

Al centro dell’abitacolo spicca il grande schermo dell’infotainment da 12.3” (che oltretutto presenta una grafica ad alta risoluzione) che si sposa alla perfezione con il quadro strumenti “gemello” dietro il volante. Peccato che il software che gestisca il tutto non sia fra i più avanzati e responsivi che abbiamo utilizzato. Ma, trattandosi di software, è possibile che in uno dei futuri aggiornamenti la Chery riuscirà ad eliminare alcuni degli aspetti più irritanti.

Frustranti come di consueto, i sistemi di assistenza alla guida, sempre più intrusivi, sempre più fastidiosi. Non so con precisione chi prenda decisioni al merito, ma sarebbe consigliabile sentire il parere degli automobilisti prima di imporre queste soluzioni che riteniamo piuttosto drastiche. Oltretutto, una volta trovato il modo per disattivarli (nascosto nei sub menù dell’infotainment) si riattivano automaticamente ogni volta che si ritorna in macchina dopo una sosta…

Al cuore della Omoda E5 troviamo un singolo motore elettrico con 150 Kw di potenza e 340 Nm di coppia, alimentato da una batteria al litio ferro fosfato (LFP) da 61.1 Kwh capace di far sprintare la vettura da 0-100 Km/h in 7.6 secondi. L’autonomia di marcia dichiarata dalla Chery è di 430 Km, ma durante la nostra settimana di prova abbiamo registrato un risultato intorno ai 360 Km, guidando in maniera considerata normale, senza accelerate esagerate e senza utilizzare costantemente l’aria condizionata, due fattori che influiscono pesantemente sui consumi. A proposito di consumi, quelli dichiarati sono di 15.5 Kwh, quelli da noi riscontrati sono invece di 17.2 Kwh…

Al volante la Omoda E5, come tante vetture elettriche, non entusiasma, e come è naturale, si trova decisamente meglio nel contesto urbano piuttosto che in autostrada o nelle strade di campagna, dove le sospensioni particolarmente morbide e fluttuanti potrebbero rendere l’esperienza a bordo meno piacevole…

Negli spazi urbani la Omoda E5 si trova a proprio agio, ed è facile da manovrare nonostante le dimensioni non certo da utilitaria, grazie allo sterzo leggero, ai sensori ed alla telecamera (a 360 gradi quella sulla EX).

La frenata rigenerativa è modulabile, ma consigliamo di selezionare quella più leggera, visto che nella modalità più pesante il cambio di velocità è piuttosto notevole e non piacevole…

Conclusioni? La Omoda E5 è un SUV compatto a batteria che si offre come seria alternativa alla MG4 e BYD ma presenta gli stessi compromessi delle sue concorrenti… Piacere di guida praticamente inesistente, sistemi di assistenza alla guida intrusivi, tempi di ricarica piuttosto lunghi ed autonomia di marcia piuttosto limitata e strettamente legata a svariati fattori. Ma se proprio amate le auto a batteria…

Car supplied by

CHERY AUSTRALIA

Special thanks to

MITCHELL TULK