BUENOS AIRES – Quattro giorni di intenso lavoro per portare a termine, con successo, un importante progetto di conservazione e restauro di beni culturali nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Argentina. Lo splendido Palazzo Alvear, che proprio nel 2024 ha festeggiato i 100 anni dall’acquisizione.
L’iniziativa, che ha coinvolto professionisti di spicco e studenti, è il risultato di una collaborazione tra il centro di restauro “Tarea” dell’Università Nazionale di San Martín (Unsam) e il Centro di conservazione e restauro (Ccr) “La Venaria Reale” di Torino.
Il progetto si è concentrato sulla preservazione della preziosa collezione di pitture della residenza.
Durante i lavori, è stato effettuato un approfondito rilevamento dello stato di conservazione delle tele, che ha incluso la misurazione di variabili ambientali chiave, come umidità, temperatura e luminosità.
I dati raccolti hanno permesso di elaborare una diagnosi dettagliata che guiderà i futuri interventi di restauro.
Un momento del lavoro di rilevamento.
Il team di lavoro è stato guidato da Damasia Gallegos, direttrice del centro Tarea, accompagnata da due professioniste del Ccr: Paola Buscaglia, responsabile del Laboratorio di scultura in legno, e la restauratrice Sandra Vázquez. Inoltre, hanno partecipato dodici docenti studenti e tre docenti del centro Tarea, che hanno contribuito con la loro esperienza e conoscenza.
L’Ambasciata d’Italia e ITA Trade Agency – un’agenzia governativa che promuove lo sviluppo delle imprese italiane all’estero e l’attrazione di investimenti stranieri in Italia – hanno offerto il loro sostegno a questo sforzo congiunto.
L’iniziativa è stata anche un’occasione di collaborazione e scambio.
“Il progetto non solo riflette l’importanza di preservare il patrimonio culturale attraverso la cooperazione internazionale – afferma l’ambasciata in un comunicato – ma sottolinea anche la possibilità di condividere conoscenze e risorse tra istituzioni accademiche e culturali di diversi Paesi”.