Una celebrazione toccante, un tributo ai caduti e un inno ai valori senza tempo di unità e sacrificio.

Così si è svolta, domenica scorsa, nella chiesa di San Fiacre a Leichhardt, la commemorazione per il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, in ricordo dell’armistizio che pose fine alla Prima Guerra Mondiale.

La comunità italiana si è raccolta per onorare coloro che, con dedizione e sacrificio, hanno scritto pagine indelebili nella storia dell’Italia.
Presente alla cerimonia, il senatore Francesco Giacobbe, rappresentante del Partito Democratico per la circoscrizione estero, ha espresso la sua profonda gratitudine alle Forze Armate italiane, sottolineando l’importanza di mantenere vivo il ricordo di chi ha servito la patria. “Esprimo un sentito ringraziamento alle nostre Forze Armate e a tutti coloro che, con dedizione e sacrificio, hanno servito e continuano a servire il nostro Paese” ha dichiarato Giacobbe, aggiungendo che “il significato del 4 novembre risuona ben oltre i confini italiani, unendo la comunità italiana in un simbolo di solidarietà e orgoglio”.

Tra i momenti più significativi, l’intervento di Concetta Cirigliano Perna, presidentessa dell’Associazione delle Donne Italo-Australiane, che ha voluto rendere omaggio al coraggio delle donne italiane, spesso dimenticate dalla storia ufficiale. Citando l’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, Cirigliano Perna ha ricordato che “senza le donne il Risorgimento sarebbe stato diverso, l’Italia sarebbe diversa!”. Ha poi sottolineato come il contributo delle donne italiane alla storia dell’unificazione e alla Prima Guerra Mondiale non sia stato affatto secondario: “Molte sono state vere protagoniste, quasi invisibili, alle quali la storia ufficiale ha riservato poche pagine”. Ha quindi raccontato di come le donne, durante la guerra, abbiano assunto ruoli tradizionalmente maschili, dalle fabbriche agli ospedali, e abbiano sostenuto l’economia e le famiglie con forza e amore.
Antonio Bamonte, coordinatore delle associazioni dei carabinieri del New South Wales e organizzatore dell’evento, ha commosso i presenti con un toccante discorso che ha evidenziato la portata storica e morale del 4 novembre. Bamonte ha espresso il suo ringraziamento agli organizzatori e ai partecipanti, sottolineando l’importanza di questa giornata per l’Italia e per le comunità di connazionali nel mondo. “Ricordiamo il sacrificio dei nostri connazionali che, in anni difficili, hanno lottato per un’Italia libera e unita” ha affermato, riflettendo sulla Prima Guerra Mondiale, ricordando i milioni di soldati che affrontarono le trincee, ma anche le donne che rimasero a casa, sostenendo l’economia e mantenendo viva la società.
Anche Bamonte ha rivolto a loro un pensiero, a quelle donne cui è mancato spesso il riconoscimento : “Hanno sempre dato un contributo straordinario. Durante la guerra non furono solo crocerossine e madrine di guerra, ma lavoratrici in fabbriche e campi, simboli di coraggio e dedizione. Queste donne ci hanno insegnato la forza dell’unione e del sacrificio”.
Bamonte ha poi citato l’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra come strumento di offesa, e ha evidenziato come questo principio di pace, più che mai rilevante, dovrebbe essere un faro per il futuro. “Viviamo in tempi in cui l’ombra dei conflitti sembra incombere di nuovo sull’Europa e su altre parti del mondo. La nostra Costituzione ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra e oggi siamo chiamati a custodire e diffondere il valore della pace”.
In un messaggio di speranza e unità, Bamonte ha concluso sottolineando che “il ricordo dei nostri caduti è un richiamo a lavorare per un futuro di dialogo e cooperazione internazionale, perché la pace, conquistata con tanto sacrificio, possa essere difesa da ciascuno di noi. Le Forze Armate italiane non sono solo custodi del nostro territorio, ma anche promotrici di pace nel mondo. Oggi, commemoriamo non solo il loro impegno, ma il nostro dovere di sostenerlo”.

Dopo la cerimonia le celebrazioni sono proseguite con una messa all’interno della chiesa di San Fiacre. A conclusione dell’evento, tutti si sono ritrovati presso la sede dell’Associazione Napoletana a Leichhardt per un pranzo conviviale, dove piatti della tradizione italiana e racconti del passato hanno rafforzato il senso di appartenenza e legame con la patria. In un’atmosfera di calore e condivisione, la comunità ha celebrato non solo la memoria dei caduti, ma anche l’importanza di restare uniti, ricordando il valore delle radici e dei sacrifici che continuano a vivere nei cuori di tutti gli italiani all’estero.