Domenica scorsa, il City Recital Hall di Sydney ha ospitato la finale di “Stars of Tomorrow”, il concerto dell’Italian Opera Foundation Australia (IOFA) ideato per scoprire e valorizzare i giovani interpreti del repertorio lirico italiano.
Ad accogliere gli ospiti e dare inizio alle esibizioni è stato il caloroso benvenuto del chairman Joseph Rizk, che ha ricordato come, fin dalla fondazione nel 2007, l’IOFA sostenga la formazione e la carriera dei talenti emergenti attraverso borse di studio, masterclass e collaborazioni con le principali istituzioni liriche internazionali.
Otto finalisti, selezionati fra tantissimi aspiranti durante le precedenti audizioni, si sono alternati sul palco accompagnati al pianoforte dall’acclamato Glenn Amer. Ciascuno ha proposto due arie a scelta, spaziando dal belcanto barocco al dramma verdiano e pucciniano. La giuria, presieduta da Lyndon Terracini e composta da Michael Halliwell e Glenn Winslade, ha valutato ognuno di questi giovani talenti basando la propria scelta su precisione tecnica, personalità interpretativa e anche capacità di coinvolgere il pubblico, che ha potuto esprimersi anche con il voto People’s Choice tramite l’apposito QR Code.
Al termine delle esibizioni, sono stati annunciati i vincitori: Andrew Williams, baritono, si è aggiudicato il primo premio di 15.000 dollari; il secondo premio di 7.500 dollari è stato assegnato a Thomas Strong, tenore; per la categoria People’s Choice Award è invece stata scelta Esther Song, soprano, che ha conquistato appunto il pubblico con la sua esibizione. Oltre alle somme in denaro ricevute, i tre premiati, salutati dagli applausi della platea, accederanno a masterclass internazionali e recital all’interno dell’Overseas Tour Program, dando così avvio a un percorso professionale d’alto profilo.
Tra i momenti più applauditi, la brillante agilità barocca di Robert Shlemon Adam, il calore timbrico di Jake Bigwood in ‘La calunnia’ da ‘Il barbiere di Siviglia’, l’intensità drammatica di Eleanor Greenwood in ‘Vissi d’arte’ da ‘Tosca’, la contaminazione jazz-opera di Imogen Faith Malfitano in ‘Glitter and be gay’ da ‘Candide’ e il virtuosismo di Bronwyn Douglass in ‘Morrò, ma prima in grazia’ da ‘Un ballo in maschera’. Fondamentale il sostegno di sponsor e donatori che hanno reso possibile l’evento: Arab Bank Australia come sponsor ufficiale e Opera Australia tra i donatori, insieme a Charles & Christa Billich e NIVON Group tra i sostenitori. Con la cerimonia di premiazione si è concluso un evento di grande talento e passione, ma è già tempo di guardare avanti: l’IOFA sta infatti lavorando alla nona edizione di “Stars of Tomorrow”, confermando la propria missione di fare di Sydney un crocevia internazionale per i futuri protagonisti dell’opera italiana.