La comunità italiana di Sydney si è riunita domenica scorsa, presso la chiesa di St Fiacre a Leichhardt, per celebrare la festa di Santa Caterina d’Alessandria, un evento profondamente sentito che ha richiamato autorità, associazioni e fedeli in un momento di spiritualità e condivisione e che si festeggia dal 1957 anche se la confraternita dedicata alla santa è stata registrata qualche anno dopo, nel 1965, con padre Atanasio Gonelli.

La giornata è iniziata con una toccante messa officiata da padre Mirko Integlia, seguita da un rinfresco nella sala parrocchiale, dove si sono intrecciati momenti di fratellanza e celebrazione della cultura italiana. “I santi erano sempre stanchi se ci fate caso”, ha detto padre Mirko, riferendosi al lavoro estenuante dei santi nel cercare di combattere quello che c’è di malvagio nel mondo e di aiutare la collettività. Una predica che ha sicuramente fatto riflettere sul ruolo della chiesa, ma anche delle comunità cristiane nel portare avanti certi ideali. Tra le autorità presenti, il senatore Francesco Giacobbe: “Ho fatto di tutto per essere qui oggi. Sono siciliano, non calabrese, ma veniamo dalle stesse tradizioni. Santa Caterina d’Alessandria fa parte della storia e delle tradizioni del nostro Paese, ed è una storia che noi non possiamo dimenticare. Vi ringrazio per l’occasione di poter essere qui con voi, vi ringrazio a nome dei miei figli e a nome di chi viene dopo, perché voi, con queste attività e cerimonie, permettete a coloro che verranno dopo di noi di continuare il proprio retaggio”. Il console Gianluca Rubagotti ha condiviso il suo entusiasmo: “Sono da 17 anni in giro per il mondo, ma non ho mai visto in nessuno dei Paesi dove sono stato una manifestazione di partecipazione popolare sentita e vissuta come quella di oggi qui. Congratulazioni a tutti e siamo sempre tutti orgogliosi di essere italiani!”.Dal canto suo, l’ammiraglio in pensione Roberto Semi, che da diverso tempo ormai partecipa con grande coinvolgimento alle attività della comunità italiana di Sydney, accompagnato dalla moglie Tiziana, ha espresso il suo apprezzamento: “Carissimi e rinnovati auguri per Santa Caterina d’Alessandria! Grazie e ancora grazie per averci invitato alla celebrazione per la vostra santa protettrice, alla grande festa che avete organizzato e per aver trasmesso una comunione di fede e fratellanza, il tutto programmato con perfetta cura dei dettagli e capillare organizzazione, per rinnovare la vostra cultura storica e le tradizioni che tramandate alle nuove generazioni. Ancora complimenti per aver riunito, nella folta partecipazione dei convenuti, tanti giovani cui tramandate gli ideali e tanto amore per la vostra Patria lontana. Grazie di cuore”.

Numerose le associazioni partecipanti, tra le quali l’Associazione S. Antonio da Padova, rappresentata da Stefano Laface, l’Associazione S. Vittorio Martire e Madonna delle Grazie di Roccella Ionica, con i presidenti Silvio Marapodi e Francesco Furfaro, l’Associazione Confraternità SS. Bartolomeo e Isole Eolie, guidata da Fausto Biviano, l’Associazione SS. Salvatore di Pazzano con Claudio Pascuzzo, l’Associazione Nazionale Marinai rappresentata da Riccardo Montrone, l’Associazione di Padre Pio con Bernardina Torrisan, e l’Associazione Madonna del Monte Carmelo, presieduta da Paolo Marchesano. L’evento ha visto anche il coinvolgimento del GIA Network (Giovani Italiani Australiani), rappresentato dal presidente Domenico Stefanelli, Liana Paolino e Marco Abbondanza, che si impegnano a rafforzare i legami intergenerazionali. Il presidente della conftarenita Giovanni Trombetta, ha rivolto un ringraziamento speciale all’Arma dei Carabinieri, coordinata da Antonio Bamonte, che era intento nelle celebrazioni di un’altra commemorazione, al Coro Marconi e alla Banda Giuseppe Verdi per il loro contributo musicale, e ai generosi sponsor come la famiglia Peronace, Andrew e Laura Valerio, e Joe e Caterina Leto. La giornata si è conclusa con il presidente Trombetta, che ha espresso la sua gratitudine a tutti i partecipanti, cogliendo l’occasione per augurare un sereno Natale e un felice anno nuovo. Questo evento ha ribadito ancora una volta l’importanza di mantenere vive le tradizioni, celebrando l’identità culturale italiana e rafforzando i legami con le generazioni future, in un abbraccio che unisce spiritualità, cultura e comunità.