Negli ultimi anni, Brisbane, come le altre grandi città australiane, sta vivendo una crisi immobiliare senza precedenti. Un fenomeno che non risparmia i giovani italiani che, da poco cittadini o residenti permanenti, cercano di mettere radici in quella che, per molti, rappresenta la terra delle opportunità.

Per generazioni, l’Australia ha costruito il suo ‘sogno’ intorno all’idea della casa indipendente con giardino, uno spazio privato che rappresentava la conquista di una stabilità economica e familiare. Negli anni ‘50 e ‘60, molti italiani emigrati in Australia riuscirono a costruirsi la propria casa: solide abitazioni di mattoni rossi o arancioni, riconoscibilissime ancora oggi nei sobborghi della città. Erano case semplici, ma simbolo di successo e sacrificio, costruite spesso a mano nei fine settimana e durante il tempo libero. Quelle stesse case, oggi, valgono cifre che un giovane migrante difficilmente può permettersi.

Francesco, 32 anni, da poco residente permanente, racconta: “Avevamo immaginato di comprare una casa con un piccolo giardino, come quelle costruite dai nostri nonni. Ma i prezzi sono fuori controllo. Un mutuo oggi significa ipotecarsi per trent’anni e vivere in ansia. Non è il sogno per cui siamo venuti qui”.

A complicare ulteriormente il quadro c’è il negative gearing, una politica fiscale che consente agli investitori di detrarre le perdite sulle proprietà immobiliari dal reddito imponibile. Sebbene pensata per incentivare gli investimenti nel settore abitativo, di fatto ha contribuito a far lievitare i prezzi, alimentando una competizione impari tra giovani acquirenti e investitori professionisti. A questo si aggiunge il crescente interesse delle big corporation, che acquistano grandi appezzamenti di terra e interi blocchi di case, sottraendo ulteriore spazio a chi cerca una prima abitazione e spingendo i prezzi ancora più in alto. Valentina, 29 anni, studentessa internazionale oggi residente permanente, osserva: “Non competiamo solo con le famiglie locali, ma anche con investitori e fondi immobiliari che fanno incetta di immobili per poi affittarli a prezzi sempre più alti. È una corsa che non possiamo vincere”.

Brisbane è una delle mete preferite da studenti internazionali e backpacker, attratti dal clima, dalle università e dalle opportunità di lavoro. Questo flusso costante mantiene alta la domanda di affitti, soprattutto nelle aree più richieste. Gli studenti e i viaggiatori temporanei spesso condividono case in gruppo, riuscendo così a diluire i costi dell’affitto. Tuttavia, per i giovani italiani che intendono stabilirsi e magari formare una famiglia, dividere un’abitazione con altri sconosciuti non è una soluzione sostenibile. Martina e Luca, 34 e 36 anni, cittadini da due anni, spiegano: “Con un bambino piccolo non possiamo vivere in una casa condivisa come facevamo da studenti. Ma trovare una casa adatta per una famiglia con un solo stipendio è diventato quasi impossibile”.

Il problema è reso più acuto dalla lentezza con cui si costruiscono nuove abitazioni. Il costo dei materiali da costruzione è aumentato drasticamente, complice l’inflazione globale e le catene di approvvigionamento interrotte dalla pandemia. A questo si aggiunge una cronica mancanza di manodopera qualificata: muratori, carpentieri e idraulici scarseggiano e i progetti edilizi subiscono ritardi e aumenti di costi che si riversano sui prezzi finali.

Mentre in molte città europee vivere in appartamento è la norma, a Brisbane questa soluzione è spesso vista come un ripiego. I giovani italiani, abituati a vivere in unità più compatte, trovano difficile accettare che l’appartamento sia non solo la prima opzione, ma spesso l’unica economicamente accessibile. Andrea, 30 anni, residente permanente e libero professionista, racconta: “Crescendo a Milano, ero abituato agli appartamenti. Ma qui il mercato è diverso: gli appartamenti sono piccoli, costosi e spesso poco adatti a una vita familiare. L’idea di una casa indipendente rimane, ma è sempre più un miraggio”.

Per i giovani italiani che sognavano un futuro fatto di stabilità e casa di proprietà in Australia, la realtà del mercato immobiliare della capitale del Queensland è una sfida che richiede nuove strategie e tanta resilienza. L’accesso alla casa non è più scontato e, per molti, il sogno australiano rischia di rimanere tale: un’idea bellissima, ma sempre più lontana.