Un meraviglioso viaggio, per riabbracciare quei legami antichi mai interrotti, più che una semplice visita istituzionale. Una delegazione dalla Regione Sardegna è approdata in Australia, lo scorso 20 maggio, per riannodare quei “lunghi fili”, spesso invisibili ma resistenti.

È stato il progetto ‘Talenti sardi all’estero’ a incarnare il cuore pulsante della missione: una ricerca, quasi un atto d’amore, per riscoprire le energie vive della diaspora sarda e trasformarle in orizzonti condivisi.

A rappresentare la suggestiva isola: Marco Sechi, referente dell’assessorato al Lavoro, responsabile del settore Emigrazione e Immigrazione; Pierpaolo Cicalò, vicepresidente della Consulta emigrazione e presidente nazionale dell’Istituto Italiano, Fernando Santi; Giuseppe Corongiu, giornalista e scrittore, e responsabile culturale del progetto ‘Talenti sardi all’estero’; Sara Paracchini, vicepresidente del Circolo Sardo di Berlino e videomaker che si è occupata di documentare il viaggio. 

Durante l’attesa settimana di scambio culturale, alla delegazione, ospitata dalla Sardinian Cultural Association di Melbourne, si sono uniti anche il consultore e coordinatore dei Circoli Sardi in Australia, oltre che presidente del Queensland Sardinian Culture Club, Fausto Zanda, accompagnato da componenti del direttivo e soci, il presidente della Sardinian Social & Cultural Association di Sydney, Roberto Cabiddu, anche lui accompagnato da alcuni membri del comitato.

Accolti e guidati dal presidente dello storico sodalizio sardo in Victoria, Paolo Lostia, la delegazione ha vissuto giorni intensi di incontri e scambi: al Co.As.It. a Carlton con l’amministratore delegato Marco Fedi, al Museo Italiano con il direttore Ferdinando Colarossi, passando per Witcare Hub con il direttore Ciro Fiorini.

La delegazione della Regione Sardegna in visita negli uffici del Co.As.It. di Melbourne

Poi ancora, l’incontro ufficiale con la console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri, e il direttivo della Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne, con l’amministratrice delegata e segretaria generale, Veronica Misciattelli, e il presidente Adrian Logiudice. 

Un momento particolarmente simbolico ed emozionante è stata la visita all’Assisi Centre, sede della Sardinian Cultural Association, per ammirare da vicino il murales Il viaggio continuo (The continuing journey), opera dell’artista italiano Giorgio Polo, realizzato grazie ai fondi regionali, che celebra il senso di appartenenza, oltre ogni distanza.

“La tecnologia ci avvicina, ma il contatto umano resta essenziale – ha asserito Marco Sechi negli studi de Il Globo TV –. Da anni, vogliamo avviare una riforma delle nostre leggi che disciplinino i rapporti tra la Regione e le nostre comunità all’estero. Vogliamo costruire un sistema che favorisca il ritorno delle competenze e il dialogo continuo”.

L’incontro con la console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri, e la Camera di Commercio Italiana a Melbourne

Discutendo anche di turismo, nautica e settore agroalimentare, Sechi ha voluto sottolineare il ruolo strategico dei sardi in Australia come ponti essenziali tra due mondi.

Il forum ‘Talenti sardi all’estero’ ha infatti rappresentato il momento più atteso: da Melbourne, Sydney e Brisbane sono emerse storie, idee e proposte. Giovani professionisti, imprenditori, artisti che incarnano una Sardegna sparsa per il mondo e che non ha mai smesso di pensarsi parte dell’isola. “Vogliamo che la Regione ci ascolti, ma anche mettersi al servizio delle nostre idee”, è stato il messaggio chiaro.

Anche Giuseppe Corongiu ha dato voce all’anima più profonda del progetto: “Ogni anno, migliaia di sardi lasciano la loro terra. Non possiamo più ignorare questo esodo. Il nostro compito è trasformare la nostalgia in forza creativa. La sfida sarà passare dalla narrazione ad apparati legislativi che possano rendere concreto questo interscambio”.

Quindi, Sardegna e Australia ancora unite, non solo da un patto formale, ma da un sentire comune, antico come il mare che entrambe le terre solcano.

Un pranzo speciale per celebrare l’orgoglio e il riscatto sociale

La festa ‘Sa die de sa Sardigna’ – in italiano ‘Il giorno della Sardegna’ – è stata celebrata il 25 maggio da membri e simpatizzanti della Sardinian Cultural Association (SCA) di Melbourne al Centro Assisi a Rosanna, alla presenza della delegazione della Regione Sardegna.

La festa commemora i vespri sardi del 1794, un’insurrezione popolare che compì l’impresa di allontanare, temporaneamente, il dominio sabaudo dall’isola. 

Allo speciale evento, era presente l’intera rappresentanza regionale – Marco Sechi, Pierpaolo Cicalò, Giuseppe Corongiu e Sara Paracchini –, oltre al consultore e coordinatore dei Circoli Sardi in Australia e presidente del Queensland Sardinian Culture Club di Brisbane, Fausto Zanda, e il presidente della Sardinian Social & Cultural Association di Sydney, Roberto Cabiddu.

Durante i pochi giorni trascorsi in Victoria, in una visita breve ma molto intensa, la delegazione ha avuto anche modo di visitare alcuni dei ristoranti migliori a Melbourne, guidati proprio da chef stellati di origine sarda: Andrea Serelli del ristorante Scopri, Federico Congiu, executive chef dei ristoranti Di Stasio e proprietario di Parco Ramen, e Francesco Giovoni di Giovoni Chef Catering.

I tre talenti sardi si sono inoltre trasferiti nelle cucine del Centro Assisi per deliziare i palati di un centinaio di ospiti presenti all’evento ‘Sa die de sa Sardigna’.

L’intero menù e i vini scelti per l’occasione erano  infatti rigorosamente sardi: antipasto di terra a base di salsiccia sarda, pecorino sardo e pane carasau, polpette alla diavola, malloreddus alla campidanese con ragù di salsiccia e zafferano, agnello in umido e seadas con il miele. Naturalmente, Cannonau  e Vermentino.