BUENOS AIRES - Il 28 agosto l’Asociaciòn Calabresa Mutual y Cultural compirà 97 anni dalla sua fondazione e, per celebrare, domenica 25 è stata organzzata una grande festa alla quale hanno assistito 350 persone, tra soci e invitati.
All’evento erano presenti le autorità dell’istituzione, della FACA (Federación de Asociaciones Calabresas en Argentina), della FACIA (Federación Asociaciones Católicas Italianas en Argentina) e persone illustri della comunità calabrese.
Il grande salone dell'Associazione Calabrese.
Ha assistito anche Carla Artunduaga, a carico della Direzione Generale delle Collettività e Migranti del Governo della Città di Buenos Aires, che ha letto una lettera carica di emozione, inviata dal governatore Jorge Macri, nipote di Giorgio, nato in Calabria (in Aspromonte) e da sempre molto vicino alla comunità della sua famiglia d'origine.
Sul palco si sono presentati i musicisti e cantanti della band I Semplici e il gruppo di ballo Gioie d'Italia, che ha interpretato danze tipiche regionali che mettevano in scena scorci di vita contadina: la vendemmia, la raccolta del grano…
Il gruppo di ballo Gioie d'Italia.
Fondato da Roberto Carolei, figlio di cosentini, nel 2002, Gioie d’Italia è stato il primo gruppo di danze popolari del conurbano Sud di Buenos Aires, per la precisione a Lomas di Zamora. E ha funzionato da "fucina e scuola” per molti giovani che poi hanno fondato altri corpi di ballo.
Con la musica il pubblico presente ha preso l’iniziativa e si è lanciato in pista, partecipando alle danze.
I Semplici hanno suonato i grandi successi italiani degli anni '60.
Leonardo Schifani, membro del Consiglio Direttivo del Circolo Italiano e socio di vecchia data, era molto soddisfatto della partecipazione. “Le associazioni sono il fulcro dell’italianità qui in Argentina e non devono sparire – ha affermato –. Sono una parte fondamentale della storia dell’immigrazione italiana in questo Paese”.
A fine giornata sono stati estratti a sorte i numeri dei commensali assegnando molti premi, tra cui un fine settimana a Malargüe, località della Provincia di Mendoza nota per le bellezze naturali.
Karina Giuliano, presidente dell’Associazione Calabrese, e Pablo Mamone, vicepresidente di programmazione per il Latino America del canale sportivo ESPN, sono stati chiamati sul palco tra gli applausi. Entrambi hanno ricevuto l’onorificenza di Cavalieri dell’Ordine della Stella d’Italia dal presidente Mattarella e questo, per l’associazione e per la collettività calabrese, è motivo di vanto.
Karina Giuliano (al centro, in nero) e altre autorità.
“Ricevere la medaglia dell’Ordine della Stella d’Italia è stato come se i miei antenati mi avessero consegnato un pezzetto della loro terra da portare con orgoglio all’occhiello” ha detto Karina Giuliano molto emozionata.
“Sono molto contento di essere qui e vedere che la collettività è una presenza solida e attiva – ha detto Pablo Mamone, anche lui di origini calabresi. Per le precisione, di Limbadi (Vibo Valentia). E ha aggiunto: “Ho potuto apprezzare i lavori di ammodernamento che sono stati fatti nella sede e spero che l’associazione vada avanti con la stessa energia”.
Pablo Mamone, presente alla festa.
Per il brindisi finale sono state portate ai tavoli bellissime torte decorate con lo stemma dell’associazione e con il tricolore italiano e la presidente ha proposto un brindisi in onore delle persone che in passato hanno reso possibile la crescita dell’istituzione, per chi porta avanti nel presente il lavoro da loro iniziato e per i soci del futuro.
Le torte con lo stemma dell'associazione per il brindisi finale.