GEELONG - Un numero crescente di scuole elementari cattoliche a Melbourne ha iniziato ad alzare l’asticella per quanto riguarda l’apprendimento linguistico. Il modello Teachers as co-learners (letteralmente insegnanti che imparano con gli studenti) è un esempio di un approccio diverso e innovativo che sta rivoluzionando il modo in cui una comunità scolastica impara l’italiano.
Come funziona? Lo spiega la preside della St Robert’s School di Newtown, Sarah Kelly: “Con questo modello non si tratta di cambiare qualcosa, ma di stravolgere la norma e fare le cose diversamente. Se vogliamo vedere risultati scolastici migliori, dobbiamo osservare criticamente i meccanismi esistenti e concentrarci su come muoverci in futuro in maniera strategica e informata. I nostri studenti hanno il diritto di avere un’esperienza didattica di qualità, anche quando si tratta di lingue straniere”.
L’idea è semplice: tutto il corpo docente deve dedicare 10-15 minuti al giorno all’italiano, ma attenzione, non insegnandolo bensì imparandolo attivamente con gli studenti. Gli insegnanti di classe vengono supportati da strumenti e materiali didattici preparati dall’ufficio scolastico dell’Arcidiocesi di Melbourne che implementa il curriculum del Victoria. Il focus viene messo su contenuti che permettono agli studenti di esprimere idee, comunicare e raccontare la propria esperienza scolastica di tutti i giorni.
Il primo anno di introduzione del metodo, nessuno degli insegnanti della St Robert’s sapeva parlare l’italiano. E, a dirla tutta, questa sembra essere la ragione per cui l’approccio funziona bene e sta migliorando. Il modello viene supportato da un’esperta di lingua, Claudia Aperi, un’assistente dinamica ed entusiasta che incoraggia i docenti e gli studenti a usare l’italiano tutti i giorni con un’elevata frequenza. Claudia stessa, che ha iniziato a lavorare con la scuola dieci mesi fa, considera il programma molto interessante, specie se comparato alla propria esperienza di apprendimento linguistico che prevedeva “lezioni lunghe e noiose di grammatica senza margine di errore”. “Il programma alla St Robert’s - aggiunge - è molto diverso, interattivo e coinvolgente e gli studenti sono sciolti nel parlare”.
“Il contatto quotidiano con l’italiano fa una grande differenza; se gli studenti lo studiassero solo una volta a settimana faticherebbero a memorizzare e non si sentirebbero sicuri di usare la lingua. Non affrontiamo dei temi specifici: il vocabolario che insegniamo include parole utili che possono essere utilizzate tutti i giorni”, continua Claudia.
Ogni vocabolo viene accompagnato da un gesto intenzionale che ne agevola l’acquisizione e facilita la formulazione di frasi. In questo modo, la lingua migliora facilmente e più rapidamente.
La promozione dell’italiano non si limita all’aula ma continua nel corso della giornata: Claudia dà il benvenuto agli studenti quando arrivano a scuola, parla loro continuamente in italiano durante le pause e anche durante le attività sportive. “Ogni momento è un’opportunità per fare pratica e la dirigenza della scuola non solo sostiene questa pratica ma fornisce assistenza e dà suggerimenti in termini di partecipazione e strategie didattiche. Invece di usare la campanella o la musica per segnalare la conclusione delle lezioni, ho suggerito l’uso di un breve messaggio in italiano”.
L’immersione linguistica avviene anche nelle materie specialistiche con l’introduzione di parole italiane che hanno collegamenti con musica, arte, yoga, sport, tecnologia e giardinaggio.
I bambini sembrano entusiasti e molto curiosi e l’italiano è diventato parte integrale della comunità scolastica. Il programma è ancora nuovo ma viene utilizzato fin dall’arrivo a scuola quando si sente riecheggiare la frase: “Buongiorno, come stai?”.
Anche per i genitori si tratta di un metodo molto efficace che sconfina tra le mura domestiche: “L’introduzione delle lezioni di italiano alla St Robert’s è stata un grandissimo successo nella nostra famiglia. Il formato immersivo ha permesso ai nostri bambini di parlare italiano a cena in poche settimane. Le lezioni giornaliere guidate dalla signorina Claudia sono divertenti, corte e memorabili e l’italiano è diventato parte della loro routine quanto lavare i denti. Dato che i docenti sono presenti e imparano con i bambini, la lingua viene rinforzata nell’arco di tutto l’orario scolastico. Bravi!”, ha commentato un genitore mentre un altro ha ammesso che ora a parlare italiano è l’intera famiglia.
Molto positivi i riscontri dei docenti che apprezzano il fatto di condividere quest’esperienza di apprendimento con i loro studenti grazie al supporto di Claudia.
Adattarsi a un’esperienza linguistica immersiva quotidiana e agile ha permesso a bambini e famiglie di sentirsi più sicuri nell’apprendere la lingua. È bello vedere il divertimento e la gioia diffondersi in tutte le classi: imparare assieme agli studenti è davvero una rivoluzione significativa e ‘silenziosa’.