Dom conosce ogni singolo angolo e scaffale della panetteria che gestisce oggi insieme ai suoi fratelli, Joe e Jim. Si può infatti dire che, in un certo senso, lui è cresciuto insieme al negozio. 

Ma la storia ha radici lontane, quando ancora i suoi genitori non erano emigrati in Australia. 

Nei primi anni ’50, infatti, suo nonno e uno dei suoi zii decisero di rilevare il panificio che si affaccia su O’Hea Street, a Coburg. Dopo qualche anno, nel 1956, Bruno e Giuseppina, i genitori di Dom, giunsero in Australia e si unirono all’attività di famiglia. Dom ricorda con affetto quegli anni, perché abitavano tutti insieme in un locale adiacente al forno, e lui e i suoi fratelli aiutavano quando potevano. 
Inizialmente il forno distribuiva solo pane a privati, poi negli anni lo iniziarono a portare anche ai negozi. 

“Quando ero piccolo ricordo le persone che venivano nel retro del forno a chiedere di comprare il pane – racconta Dom -; fu per quello che mio padre, quando rilevò l’attività nei primi anni ‘70, decise di aprire anche un piccolo negozio”.

“All’inizio vendevano solo pane – aggiunge –, ma poi ricordo che le persone, quando andavano in negozio, chiedevano a mio padre come mai non vendesse altri prodotti e ogni volta che qualcuno cercava qualcosa, mio padre glielo faceva trovare qualche giorno dopo. Fu così che iniziò a espandere l’offerta dei beni acquistabili e a ingrandire il negozio. Io avevo solo 12 anni ma ricordo che lo aiutavo a distribuire il pane prima di andare a scuola e poi gli davo una mano nel negozio quando potevo”.  

Giuseppina è sempre stata al fianco di Bruno per aiutarlo in tutti gli anni di attività. 
“Quando ero piccolo – spiega Dom - mi teneva nel passeggino in negozio, faceva tutte le faccende come lavare e cucinare e in più appena arrivava qualcuno andava a servire in negozio”. 

Nel 1985, quando anche Bruno decise di andare in pensione, l’attività venne acquistata da sua figlia Rosa con suo marito Charlie. Quando anche loro nel 1999 decisero di ritirarsi, la gestione dell’esercizio passò a tre dei sette fratelli Arena – Dom, Joe e Nick – a cui si aggiunse il più giovane, Jim, qualche anno dopo.

“Ora siamo io, Joe e Jim – spiega Dom –. Abbiamo introdotto qualche novità negli anni come una caffetteria, servizio pasticceria e cucina; quindi prima della pandemia le persone potevano fermarsi qui e consumare i propri pasti. Abbiamo anche un banco formaggi e vendiamo molti vini italiani”.

“La pandemia ha un po’ sconvolto tutto e ora facciamo solamente consegne a domicilio. Non sappiamo ancora se riprenderemo il servizio ristorazione sul posto dopo la pandemia, adesso è troppo difficile da pianificare qualsiasi cosa - conclude Dom -. Durante questi ultimi tempi difficili, molte persone ci hanno ringraziato per esserci stati perché è stato una piccola occasione per scambiare due chiacchiere insieme, anche se dobbiamo stare tutti distanziati. Ci hanno mandati molti messaggi di supporto e per noi questo è stato fondamentale”. 

“Tutti noi non abbiamo mai lavorato per i soldi, ma questo è quello che siamo e quello che ci piace fare. Molti dei nostri clienti sono come parte della famiglia per noi e io ho visto letteralmente generazioni diverse crescere insieme a me”.