TELAVIV - La polizia di frontiera israeliana ha confermato di aver sparato proiettili contro un edificio di Abu Dis, in Cisgiordana, il giorno in cui una studentessa australiana è rimasta ferita al viso da una scheggia.
La ragazza potrebbe perdere la vista dall’occhio destro, ma la polizia di frontiera non ha assunto alcuna responsabilità per l’infortunio.
Il 15 novembre scorso, Ranem Abu Izneid, 20 anni, si è sporta dalla finestra del suo appartamento studentesco, al quarto piano dell’edificio, quando ha sentito del trambusto provenire dalla strada.
La studentessa d’odontoiatria presso l’università Al-Quds, nella zona Est di Gerusalemme, ha detto di essere stata raggiunta dalla scheggia della cornice della finestra, colpita da un proiettile.
“Voglio tornare a vedere – dice Izneid in un video diffuso dall’Associazione medica palestinese, australiana e neozelandese –. Voglio realizzare i miei sogni”.
Un altro video circolato sulla piattaforma Abu Ali Express, sui social media, mostra un ebreo ortodosso, all’angolo dell’edificio dove risiede Izneid, che grida ai passanti palestinesi di “andarsene da qui”, prima che una macchina di sua proprietà fosse data alle fiamme.
Altre immagini sulla piattaforma Telegram, si vede l’arrivo delle truppe di polizia di frontiera a bordo di mezzi blindati, e altre ancora, ottenute dall’ABC, mostrano i poliziotti rastrellare la strada prima di sentire l’esplosione di uno sparo.
Parlando dell’incidente, un portavoce della polizia di frontiera ha confermato la presenza di agenti a Abu Dis, il 15 novembre scorso: “Le forze di sicurezza si sono recate sul posto per trarre in salvo un cittadino minacciato, e si sono trovate sotto attacco da parte di riottosi che lanciavano contro di loro, pietre dai tetti delle case e, per neutralizzare il pericolo, hanno esploso pallottole vere dalle loro armi d’ordinanza”.
Quando gli è stato chiesto se fosse consapevole del ferimento della giovane australiana e se fosse stata aperta un’inchiesta interna sull’incidente, il portavoce ha replicato che non è responsabilità della polizia di frontiera aprire inchieste interne che sono di competenza della polizia israeliana.
Il responsabile degli Affari studenteschi dell’ateneo, dottor Mazen Al-Khatib, ha detto che non ci sono stati frequenti incidenti nella zona universitaria: “Gli studenti spaventati, terrorizzati, e si domandano cosa fare, perché voglio continuare a studiare e vivere negli alloggi dell’ateneo, ma quando ti sparano a casa tua, al quarto piano, questo è inaccettabile”, ha detto il docente.