MONTEVIDEO - La scuola primaria uruguaiana ha bisogno di un libro per l’insegnamento dell’italiano ai bambini, perché i testi disponibili oggi non sono adatti alle richieste locali.

“Purtroppo, non c’è molta editoria neanche in Italia sull’insegnamento a bambini stranieri”: così Antonella Agostinis aveva descritto la necessità all’origine al libro Uno, due, tre, stella!, che finalmente ha visto la luce.  

È il risultato di un ambizioso progetto realizzato da un team italo-uruguaiano composto da due insegnanti italiane (Angelica Klaus, dell’Associazione Trentini nel Mondo, e Antonella Agostinis, dirigente scolastica dell’Ambasciata italiana di Montevideo) e due docenti uruguaiane, María Virginia Reinoso e Ana Laura López Cazarré, illustratrice ed esperta grafica. 

“Oggi celebriamo un evento davvero storico per la diffusione della lingua e della cultura italiana in Uruguay” ha esordito Antonella Agostinis alla presentazione del libro, che ha avuto luogo nella residenza dell’Ambasciata italiana.  

La delibera del Consiglio Direttivo Centrale dell’Anep (Amministrazione Nazionale dell’Educazione Pubblica) ha approvato il testo Uno, due, tre, stella! da integrare nelle scuole pubbliche dell’Uruguay. “È un libro d’italiano con approccio comunicativo, nato nel quadro di una vasta e riuscita produzione di testi di Anep per l’insegnamento di molte lingue straniere in Uruguay” ha spiegato Agostinis. 

Si tratta di un testo biculturale. Non solo insegna l’italiano, ma include intere sezioni, chiamate “finestre sull’Italia”, che parlano della cultura del Paese. Queste pagine raccontano molte curiosità che permettono di avvicinare i bambini uruguaiani all’Italia, per scoprire non solo le differenze tra le due culture, ma anche le somiglianze. 

Il progetto non ha pensato solo ai bambini, ma anche agli insegnanti. Il team ha creato anche una Guida per l’insegnante, dove i docenti possono informarsi sulle ultime tendenze della metodologia didattica italiana.

“Gli insegnanti italiani di scuola primaria avevano bisogno di materiali didattici innovativi che potessero associare l’insegnamento della lingua agli aspetti culturali” ha spiegato la dirigente scolastica dell’Ambasciata. Prima di questo libro, infatti, ognuno doveva trovare o creare i materiali in autonomia, e con grande difficoltà, perché non si trovano facilmente materiali specifici per i bambini.   

“Oggi non solo abbiamo questo libro per gli alunni della scuola primaria, con 40 audio originali realizzati con intelligenza artificiale e voci reali – ha spiegato Agostinis –.  Ma abbiamo anche una guida molto dettagliata per gli insegnanti. Abbiamo aule virtuali sulla piattaforma Crea, con esercizi di comprensione, lettura e ascolto su tutte le unità del libro”. 

L’ambasciatore Fabrizio Petri è intervenuto alla presentazione. “Il testo, come tutti i progetti più belli, è il risultato di un lavoro di squadra, simbolo di grandi sinergie e collaborazione – ha commentato –. La realizzazione di questo lavoro, che è il primo libro creato congiuntamente per i due Paesi, si inserisce nel quadro più ampio delle relazioni politiche e culturali tra Italia e Uruguay”.  

L’ambasciatore sottolinea l’importanza di questa collaborazione e dichiara: “L’obiettivo raggiunto oggi continua a rafforzare i legami culturali tra i nostri due paesi e dimostra che il desiderio di lavorare insieme è una realtà viva”. 

Antonella Agostinis – il cui incarico in Uruguay, durato 9 anni, è ormai giunto a temine – si augura che “la realizzazione di Uno, due, tre, stella!, un libro molto innovativo nella didattica e nella proposta strutturale, possa aiutare a incoraggiare l’interesse per la lingua italiana negli studenti delle scuole primarie in Uruguay. Ci auguriamo, inoltre, che il testo possa suggerire agli insegnanti una metodologia efficace, accattivante e divertente, con uno sguardo ampio, con un approccio culturale sull’Italia ed il patrimonio culturale italiano in Uruguay”.