Sarà presto in onda il nuovo programma del noto speaker radiofonico Tony Tardio e del produttore Pasquale Panetta. Forever Here porterà alla luce nuovi aspetti della comunità attraverso le storie di personaggi che, nel loro vivere quotidiano, hanno cambiato l’Australia.

“Forever Here è un modo meraviglioso per preservare i ricordi – ha detto Caterina Borsato, rinomata chef e proprietaria del ristorante Caterina’s nel cuore di Melbourne; sua madre Stella Borsato è stata la prima ospite del nuovo show –. Un incontro casuale con Tony Tardio mi ha dato l’opportunità di avere una visione più completa della vita di mia madre. Mi sento benedetta”.

“Non so quanti di voi siano abbastanza fortunati ad avere genitori ancora vivi e lucidi – ha cominciato Borsato –, ma io mi sento estremamente fortunata ad avere ancora mia madre con me, Stella Borsato, alla nascita Stella Bolletta, che ha oggi 87 anni ed è una meraviglia! Potrei ascoltarla per ore”.

Le storie di Stella sono ricche di ricordi, naturalmente, e di tanti personaggi che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua vita e che in seguito hanno toccato anche il cammino di Caterina. 

“Quando Tardio mi ha chiesto se mia mamma potesse essere interessata a un’intervista in cui poter raccontare la sua storia, ho reagito in maniera entusiastica e non ci è voluto molto per convincerla – ha continuato Borsato –. Sono rimasta molto colpita dall’idea del nuovo programma che diventa qualcosa da preservare per gli anni a venire. Devo ammettere che spesso dimentichiamo che anche i nostri genitori sono stati giovani. Le cose che facevamo noi, le facevano anche loro, forse in modo diverso, in un’epoca che aveva regole e aspettative differenti: il primo amore proibito, quell’oggetto che hai rubato perché dovevi averlo, il primo tiro di sigaretta, le delusioni e i sogni”.

La storia “straziante” di Stella Borsato ha avuto inizio poco prima della Seconda guerra mondiale in una famiglia numerosa della classe media del Veneto. Suo padre raccoglieva le granate spente nei campi che contenevano rame e altri metalli preziosi che poi vendeva. Sfortunatamente, un giorno, durante una perlustrazione di un campo insieme al figlio, una granata ancora attiva esplose e lo uccise tragicamente. Il fratello di Stella, Luigi, sopravvissuto all’incidente, ha dovuto fare i conti con il ricordo di quel tragico evento nel corso della sua vita. Stella, invece, aveva soltanto sei mesi.

Sua madre Corona “Ida” fu costretta a cercare lavoro in Germania con suo figlio Mario; lui cominciò a lavorare come pastore; lei lavorava in una fabbrica cucinando e prendendosi cura dei prigionieri di guerra. Stella e sua sorella furono sistemate in un convento per circa cinque anni.

“Lì hanno imparato a cucinare, pulire, scrivere e cucire alla perfezione. Ancora oggi sa quale Santo si celebra ogni giorno, senza consultare un calendario. La sua scrittura corsiva è gioia pura, oltre alla meravigliosa capacità di cucire e rammendare”, ha raccontato Borsato.

“Le storie che mi hanno emozionato sono state molto più difficili da immaginare. Ad esempio, quando fecero ritorno a casa e ripresero una vita più semplice, alternando l’unico vestito della domenica per andare in chiesa oppure quando sua sorella prese il morbillo e, per mancanza di soldi, non si riprese mai completamente dalla malattia – ha continuato Borsato –. Sua sorella Angelina, rimasta incinta mentre lavorava in una fabbrica in Germania al servizio dei soldati, fu costretta a sposarsi di notte perché sarebbe stata una vergogna per una ‘buona famiglia cattolica’. Suo fratello Luigi, prigioniero di guerra in Albania, soffrì di grave malnutrizione e fu costretto a sopravvivere mangiando bucce di patate crude per mesi. Tuttavia, è stato fortunato perché dopo il suo rilascio è diventato un eroe di guerra decorato, ricevendo una copiosa pensione governativa”.

“Quell’infanzia rubata”, però, proseguì con il trasferimento di Stella in Australia, a bordo della nave ‘Neptunia’, insieme ai cugini Giuseppe e Luigino, che hanno lavorato allo Snowy Mountain Scheme. Nel frattempo, l’uomo che sarebbe diventato suo marito, Giovanni Borsato, partì nel 1949 sulla nave ‘Ugolino Vivaldi’.

Il viaggio di Stella si rivelò dolcissimo, alla tenera età di 17 anni, con la conoscenza di un uomo di nome Stefano di cui si innamorò. “Nonostante abbia interrotto la relazione una volta conosciuto mio padre, ricorda ancora vividamente le farfalle nello stomaco e quel breve amore momentaneo”, ha aggiunto Caterina.

Il suo arrivo in Australia nel 1954 presentò altre sfide: la lingua, la perdita delle amicizie, il cibo differente, le abitudini strane e la solitudine. Stella arrivò a Wonthaggi dove suo fratello lavorava nelle miniere, e dove c’erano “alberi particolari e pochissime case”. Dopo la chiusura delle miniere, l’intera famiglia si trasferì a Melbourne nella casa di uno chef, Severino, che lavorava all’iconico Florentino’s. Grazie a questo legame, Stella incontrò il suo futuro marito.

Stella e sua figlia Caterina in una foto più recente

“Ho davvero capito che persona straordinaria sia mia madre – ha aggiunto Caterina –. Ovviamente, tutti i migranti avranno provato sensazioni e situazioni molto simili, ma non ho potuto non emozionarmi nell’ascoltare queste storie direttamente da una donna anziana, da mia madre. C’è ancora così tanto da dire, ma il resto lo terrò per me e la mia famiglia come incomparabile eredità”.

Per proporre la propria storia nell’ambito del nuovo show, Forever Here, di Tony Tardio e Pat Panetta, è possibile scrivere all’email team@foreverhere.au, al profilo Instagram @foreverhere.au oppure chiamare al numero 0412 884 532.