Nativa di Pizzoni, un paese agricolo di 1.300 abitanti in provincia di Vibo Valentia, in Calabria, dove nacque il 19 gennaio 1927, Maria Antonia Donato (sposata Pasquino) non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno, dopo la morte del marito Giuseppe Pasquino il 27 ottobre 2014, sarebbe diventata la ‘matriarca’ della sua famiglia, composta da ben 29 persone. 

Mamma di cinque figlie – Teresa, Caterina, scomparsa purtroppo lo scorso anno a  69 anni, Maria, Giuseppina e Grace –, nonna di undici nipoti e bisnonna di otto pronipotini, Maria Antonia si è sempre sentita un po’ come la matriarca della famiglia ed è stata sempre lì, pronta a dare il meglio delle sue abilità di genitrice, prendersi cura e a far crescere sane di corpo e mente le sue figlie, tramandare loro i valori e le tradizioni, il rispetto e l’educazione. E ci è riuscita da sola, per molti anni, perché nel 1954 il marito Giuseppe decise di emigrare in Australia, otto anni dopo il matrimonio l’11 giugno 1946, quando Maria Antonia era una giovanetta di soli diciannove anni e lui era un 23enne. Suo marito si trasferì nella zona tropicale del Nord Queensland, impegnandosi immediatamente al durissimo lavoro dall’alba al tramonto presso gli immensi terreni delle coltivazioni della canna da zucchero.  Il lavoro però permise a tanti emigrati di altri Stati a Sud dell’Australia di recarsi in Queensland per alcuni anni e risparmiare un bel gruzzoletto di sterline, tanto necessarie per il desiderato deposito per l’acquisto della prima casa. 

Difatti, quattro anni dopo, nel mese di maggio del 1958, a bordo della nave ‘SS Australia’, pronta a salpare dal Porto di Messina e diretta a Melbourne, Maria Antonia partì insieme alle sue tre figlie Teresa, Caterina e Maria, ansiose di riabbracciare il loro padre Giuseppe, che nel frattempo, ritornato dal Queensland, aveva trovato una casa a West Melbourne e da parecchi mesi era indaffarato a metterla in ordine e a renderla accogliente per la moglie e le figlie.

La nave approdò al molo Station Pier di Port Melbourne, venerdì 6 giugno 1958.

Mentre il marito Giuseppe trovò ben presto un lavoro fisso presso le Ferrovie dello Stato, Maria Antonia, invece, continuò il suo compito di madre, prendendosi cura delle tre figlie; la famiglia più tardi si sarebbe allargata con l’arrivo di Giuseppina e Grace.

Giuseppe rimase per tanti anni il solo maschio in una famiglia di donne, e dovette attendere la nascita del secondogenito della prima figlia Teresa, per avere un ‘compagno’, Anthony, il primo di altri tre nipoti: Benjamin, Michael e Luke, mentre degli undici nipoti, le altre sette sono femmine, oltre agli otto pronipoti.

“La mia vita non è stata tutta rose e fiori – afferma la 95enne Maria Antonia –, ma è stata una vita di lavoro prima al paese e poi ancor giovanetta impegnata a pensare al matrimonio e alla famiglia. E ora, alla mia età e vedova da sette anni, sono arrivata al punto di pensare che ogni mattino quando vedo il sole spuntare è come un premio di Dio”.

Da 45 anni (dal 1977 ad ora), Maria Antonia vive nel sobborgo di Camberwell. Da 37 anni è un’assidua socia del Circolo Pensionati Italiani di Kew-Camberwell-Hawthorn, da parecchi anni gestito dalla figlia Teresa nel suo ruolo di presidente. Tutti i soci del circolo e tutti i familiari augurano a Maria Antonia ancora tanti anni di buona salute, tanti momenti di gioia e serenità.