Non sentivo da tempo Vito Cilauro ed è stato molto interessante poter scambiare due chiacchiere con lui in occasione dell’evento al Circolo Sociale Licodia Eubea, tornando indietro ai tempi in cui lui era presidente e io segretario della ormai scomparsa Famiglia Siciliana. “Ah! Come stiamo invecchiando! Ma siamo felici delle nostre famiglie e di tutto ciò che siamo riusciti a contribuire”, mi salutato così Vito. nativo di Licodia Eubea, classe 1930, con un brillante percorso di studi che lo porta, dopo l’esperienza nel ginnasio, nel 1941 al Liceo Classico “Mario Cutelli” di Catania. “Nel 1951 completato il corso liceale decisi di emigrare in Australia e raggiungere mio padre, Santo Cilauro, emigrato qualche anno prima. Dopo pochi mesi dal mio arrivo e tanto lavoro duro e da inesperto decisi di far ritorno in Italia e iscrivermi nella facoltà di legge dell’Università di Catania, presso la quale il 22 novembre 1956 mi veniva conferita la Laurea in Giurisprudenza”.
Dopo la laurea Vito decide quindi di ritornare in Australia dove qualche anno prima si erano trasferite la sua mamma Margherita e la sorella Carmela. “Così il 24 ottobre 1956 - aggiunge Vito - mi viene concesso il visto dalle Autorità Australiane ed eccomi al porto di Messina e salire a bordo della motonave ‘Neptunia’ sbarcando a Melbourne il 29 maggio 1957. Qui torno a bussare alla porta della medesima fabbrica di scarpe che conoscevo dal 1951. Nel frattempo faccio conoscenza di una giovane donna, Clara La Canna, nata ad Alessandria d’Egitto, che lavorava in uno studio fotografico della vicina Smith Street, a Collingwood. E questo fu l’inizio di una calorosa relazione che si coronò felicemente col matrimonio il giorno 4 febbraio 1961”.
Vito riprende il racconto, “nel frattempo nell’intento di allargare i miei contatti e le mie conoscenze a Melbourne, tutte le mattine di sabato andavo a lavorare in un negozio e le serate ero intento a coprire il ruolo di presentatore nel salone da ballo “La Conchiglia d’Oro”, proprio sul retro della chiesa del Sacro Cuore, a Carlton, ch’era diventato per centinaia di giovani connazionali d’allora, il più popolare luogo d’incontro del sabato sera”. Non solo lavoro ma anche impegno sociale e politico con la collaborazione con il mensile “Il Progresso Italo-Australiano” pubblicato dalla CISL, che trattava di problemi di natura sindacale in collaborazione con il Trades Hall Council. “Fu durante questo periodo - ricorda Vito - che conobbi un giornalista, corrispondente del New York Times, che mi presentò a un avvocato, loro amico comune. che accettò di impiegarmi nel suo studio di Elizabeth Street”. Durante il suo impiego con il suddetto studio legale nel 1966 Vito si iscrisse ad un corso legale al RMIT. Nel 1972 completa il corso e l’anno dopo gli viene conferito il diploma di esercizio professionale di avvocato dalla Corte Suprema del Victoria.
“L’anno seguente - riprende Vito - mi sento pronto a rendermi indipendente e poter aprire uno studio legale in proprio nella centralissima Sydney Road di Brunswick.
E così dal 1974 ho iniziato ad esercitare la professione di avvocato e notaio fino al 30 giugno 2020”. Intanto Vito si impegna molto per la comunità e nell’anno 1968, con l’aiuto di tanti suoi compaesani, fonda il Circolo Sociale Licodia Eubea, di cui si sente immensamente orgoglioso.
Durante i 20 anni e più della sua presidenza del predetto sodalizio Vito si è prodigato continuamente a mantenere contatto con le altre associazioni e club siciliani tramite la sua posizione di presidente della Famiglia Siciliana (all’inizio costituita da ben 18 sodalizi siciliani, ndr).
Per un limitato periodo di due mandati Vito è stato anche membro del Com.It.Es. di Melbourne di cui è stato anche segretario.
Anche lo sport tra gli impegni dell’avvocato Cilauro, e come delegato della Juventus Soccer Club di Melbourne è stato nominato membro della Federazione Calcio del Victoria partecipando a diversi comitati con poteri esecutivi.
“Dalla originaria posizione di delegato e attraverso altre cariche - mi ha raccontato Vito - venni eletto Chairman della Victorian Soccer Federation per due mandati fino al 1992 e Vice Chairman dell’Australian Soccer Federation con l’incarico di rappresentare l’Australia in Indonesia”. Tornando alla sua professione, si ricorda un articolo pubblicato nel 2917 sulla rivista del Law Institute of Victoria, dove Vito viene celebrato come più anziano avvocato ancora praticante all’età di 89 anni nello Stato del Victoria.
Attualmente trascorre il suo tempo, ormai ufficialmente da tre anni ritirato dagli impegni di lavoro, leggendo e rivivendo dei dolci e importanti ricordi e raccontando ai figli e nipoti le storie di un passato ricco di bellissimi ricordi.
“Mia moglie Clara - continua Vito Cilauro - forse perché nativa di Alessandria d’Egitto, che conosce e riesce a comunicare bene in diverse lingue, è stata sempre una persona facile a inserirsi in qualunque aspetto della nostra comunità, come ha fatto in modo mirabile assistendomi nel mio lavoro legale rendendosi utilissima nel controllare situazioni, anche complesse, che si sono presentati di tanto in tanto. Prima di andare in pensione ha lavorato per parecchi anni in vari dipartimenti dello Stato del Victoria, come as esempio l’Housing Commission, Probate Office e State Land Tax. Ed ha coperto il ruolo di Presidente del Ladies Committee del Circolo Sociale Licodia Eubea. Clara ed io - conclude Vito - malgrado i problemi della vecchiaia, viviamo relativamente contenti e soddisfatti mantenendoci sempre nel dovuto contatto con figli e nipoti e qualche giorno di vacanza ad Apollo Bay”.