L’audio registrato di nascosto da un giornalista dell’agenzia LaPresse ha raccolto le parole del leader di Forza Italia in occasione della riunione indetta per la designazione dei capigruppo.
“Ho riallacciato un po’ i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto. Nel senso che per il mio compleanno mi ha mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce. Sono stato dichiarato da lui il primo dei suoi cinque veri amici”.
La registrazione continua con affermazioni che aggiungono ulteriore conferma all’attualità del contesto.
“I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato”.
Dopo che la testimonianza audio era stata diffusa dall’agenzia di stampa, Silvio Berlusconi, rivolgendosi ai cronisti radunatisi all’uscita della Camera, ha smentito le allarmate conclusioni di un suo riavvicinamento al presidente russo Vladimir Putin.
“Riallacciato i rapporti con Putin? No, ho raccontato una storiella”.
Contemporaneamente il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, spiegava che le parole “rubate” a Berlusconi facevano riferimento ad un episodio occorso nel passato.
“Le bottiglie di Putin in regalo a Berlusconi per il compleanno? Roba vecchia, del 2008”, ha detto Tajani.
Veemente la reazione delle forze dell’opposizione al presunto scoop sul riaccendersi dei rapporti tra Berlusconi e Putin.
“Berlusconi nomina i ministri al posto di Mattarella e dichiara di aver riallacciato i rapporti con Putin. Chissà cosa ne pensa il neoministro Tajani che dovrebbe garantire la linea euro-atlantica. La verità è che Forza Italia è oramai un partito completamente allo sbando”, ha scritto Carlo Calenda su Twitter.
Sempre su Twitter, il segretario del Pd Enrico Letta ha puntato l’indice sulla deriva putiniana del nuovo governo, riferendosi agli attegiamenti ed alla storia passata di Silvio Berlusconi e a quella di Lorenzo Fontana, nuovo presidente della Camera.
“Non è folklore, non sono battute. Da parte della nuova maggioranza è in corso un pericoloso spostamento dell’Italia verso una posizione di sempre maggiore ambiguità nei confronti della Russia”.