È senza alcun dubbio tra i Comuni più popolosi e in rapida crescita dell’area metropolitana di Melbourne. L’amministrazione di City of Casey è stata di recente travolta da migliaia di reclami da parte dei suoi cittadini, sconvolti di fronte alla pubblicazione di nuove rigide regole sull’utilizzo del loro terreno privato.
A partire da quest’anno, il Consiglio comunale ha infatti imposto alle centinaia di migliaia di residenti della vasta area sud-orientale dello Stato del Victoria – che comprende sobborghi come Cranbourne, Berwick o Clyde – la richiesta di un permesso speciale per poter parcheggiare, sul suolo della propria abitazione, più di due veicoli non registrati per un massimo di novanta giorni, veicoli lunghi o persino smontare e riparare autovetture. Al momento della domanda di permesso, i cittadini dovranno inoltre fornire una planimetria della proprietà che illustri dove si svolgerà l’attività.
Richiedere un permesso, che il Comune dovrà ricevere almeno 14 giorni prima della data specificata, ha un costo di 150 dollari – una somma non rimborsabile che City of Casey ha il diritto di trattenere anche nel caso in cui la domanda non abbia successo –, mentre la tariffa dell’autorizzazione per parcheggiare i veicoli non registrati o lavorare sulla propria auto è di 250 dollari.
Secondo le predisposizioni locali, sono vietate attività, seppur siano effettuate sul proprio terreno privato, “in circostanze che possano essere dannose per l’area circostante”. Al momento, però, City of Casey non ha indicato linee guida esplicite su cosa definisca “dannoso” per le zone limitrofe.
I nuovi permessi imposti hanno però provocato l’ira dei residenti del Comune, che hanno immediatamente lanciato una petizione online e che, in poco meno di tre settimane, ha già racconto 15mila firme.
“Le nostre case sono più di semplici edifici; sono un riflesso della nostra libertà e fungono da santuari personali dove dovremmo essere in grado di svolgere attività private senza interferenze – si legge nella petizione pubblicata su Change.org –. Dallo stoccaggio alla riparazione di un veicolo, fino alla manutenzione di un’auto su terreni privati: il requisito del permesso viene applicato indiscriminatamente, anche per scopi non commerciali”.
“Questa imposizione contraddice il principio fondamentale del diritto di proprietà privata, in base al quale dovremmo avere la possibilità di utilizzare il nostro terreno nel modo in cui riteniamo opportuno senza l’intervento del governo locale, almeno finché non stiamo causando danni o fastidi ai nostri vicini”, scrivono gli organizzatori della petizione, chiedendo al Comune di Casey di riconsiderare il requisito di permesso.
Anche Marc De Castella, residente a Gladysdale, ha partecipato alla petizione online in quanto “indignato per l’enorme ingiustizia inflitta ai contribuenti di Casey”.
“L’imposizione non è solo ingiusta, ma dimostra mancanza di riguardo ai diritti fondamentali della proprietà privata in Victoria – ha dichiarato –. Invece di esercitare moderazione fiscale e attuare misure appropriate per affrontare questa terribile crisi finanziaria, il governo statale e le municipalità continuano a imporre una serie sempre più ampia e insostenibile di tasse draconiane ai proprietari immobiliari del Victoria”.
Per De Castella, gli australiani dovrebbero essere in grado di usare e godere della proprietà privata senza interferenze da parte dello Stato: “Questa deplorevole ingiustizia è intollerabile e, di conseguenza, dovrebbe essere contrastata”, ha aggiunto.
In risposta alla tempesta di reclami che li ha travolti, l’amministrazione comunale di Casey ha precisato, in una dichiarazione pubblica, le condizioni del nuovo permesso introdotto.
“I nostri residenti non hanno bisogno di un permesso per effettuare piccoli interventi di manutenzione alla propria auto sul suolo della propria abitazione privata, come un cambio dell’olio o della cinghia – chiariscono i consiglieri comunali –. Il permesso mira ad assicurare pace, sicurezza e benessere della nostra comunità”.
Di conseguenza, il sito web ufficiale di City of Casey è stato modificato, specificando che sarà richiesta un’imposta in caso di utilizzo di un veicolo creativo (moto, scooter, go-kart); immagazzinamento di un container fino a 90 giorni o di veicoli lunghi o pesanti; utilizzo di un’abitazione temporanea (roulotte, tenda) per più di 14 giorni.
“Il Comune indaga ogni anno su circa 10mila reclami della comunità; i permessi sono uno strumento fondamentale per garantire che attività precise siano gestite in modo adeguato”, hanno aggiunto.
Ma per la comunità di City of Casey resta “assurdo che sia possibile parcheggiare un container su un terreno privato solo per 90 giorni” e la petizione online continua a raccogliere firme affinché siano ascoltate le richieste di un’intera cittadinanza.