Sabato scorso, presso il prestigioso Canada Bay Club di Five Dock, si è svolto uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il ‘President’s Ball’, un evento di grande eleganza e solidarietà. La serata aveva come obiettivo principale la raccolta fondi a sostegno degli individui che vivono la difficile esperienza della mancanza di una casa, un tema purtroppo sempre più attuale nell’Australia di oggi.
Lo scorso anno, lo stesso appuntamento aveva registrato un risultato eccezionale: 100mila dollari raccolti a favore di Open Support, organizzazione che presta assistenza concreta a donne e bambini in fuga dalla violenza domestica. Un traguardo che aveva lasciato il segno nella comunità, dimostrando quanto la generosità dei membri, degli sponsor e degli ospiti possa davvero cambiare il destino di tante famiglie in difficoltà.
Quest’anno, in un contesto segnato dall’aumento della crisi abitativa e dal crescente numero di persone senza fissa dimora, l’attenzione dell’evento si è concentrata in modo particolare sul Father Atanasio Gonelli Charitable Fund, un fondo che porta avanti l’eredità spirituale e sociale di padre Atanasio, il cui impegno per i più fragili resta un faro di compassione e solidarietà.
Nella splendida cornice dell’Auditorium del club, addobbato con gusto e raffinatezza per l’occasione, circa 300 ospiti hanno preso parte alla serata. Nel salone, ad accogliere gli ospiti fin dal loro arrivo, la pianista Lauren Carey Kevin ha creato un’atmosfera calda e raffinata, con un repertorio musicale che ha contribuito a rendere l’attesa piacevole e coinvolgente. Il momento d’apertura della serata è stato affidato al noto e bravo cantante Gaetano Bonfante, che ha stupito il pubblico con un numero suggestivo, esibendosi tra effetti scenici di fumo e la presenza scenografica di due hostess vestite da angeli. Una scelta artistica che ha dato subito un tono emozionante ed elegante alla manifestazione. A condurre la serata con grande professionalità e verve è stato Christian Bracci, che con la sua bravura ha saputo intrattenere gli ospiti, mantenendo sempre viva l’attenzione sul cuore dell’iniziativa: la raccolta fondi per rendere l’evento un successo sia sotto il profilo umano che sotto quello organizzativo.
A salutare i presenti con un discorso caloroso e sentito è stato il presidente del Canada Bay Club, Angelo D’Angelo. Nel suo intervento, ha ricordato come, solo nel 2024, il Canada Bay Club abbia devoluto circa 400mila dollari a numerose organizzazioni all’interno dell’area di governo locale di City of Canada Bay, confermando ancora una volta il suo ruolo di primo piano nella promozione di iniziative sociali e benefiche. Il presidente ha voluto inoltre ringraziare le autorità presenti, l’amministratrice delegata Joumana Jacob, tutto il suo comitato direttivo, gli sponsor, il personale del club e, naturalmente, il pubblico intervenuto numeroso. Le sue parole hanno sottolineato l’importanza della partecipazione collettiva, senza la quale nessun evento benefico potrebbe raggiungere i suoi obiettivi più ambiziosi.
Il secondo intervento ufficiale della serata è stato quello di Felice Montrone, chairman del Father Atanasio Gonelli Charitable Fund che con parole toccanti ha ricordato l’importanza del fondo e il ruolo vitale che esso svolge nel sostenere una vasta rete di organizzazioni impegnate sul territorio. Montrone ha sottolineato come il fondo stesso non si limiti a fornire un aiuto economico, ma offra anche assistenza pratica e cura, garantendo alle persone vulnerabili un reale sostegno per migliorare la propria condizione di vita e riconquistare stabilità e dignità. Attraverso collaborazioni con enti di beneficenza diffusi in tutta Sydney, il Father Atanasio Fund diventa un punto di riferimento per chi si trova ad affrontare momenti di grave difficoltà. In particolare, l’oratore ha ricordato che l’obiettivo è non solo rispondere alle necessità immediate, ma anche favorire un percorso di reintegrazione e speranza, proprio nello spirito che ha caratterizzato l’opera pastorale di padre Atanasio.
Durante la serata, la cantante Sara Mazell, con l’accompagnamento delle ballerine del Luxe Dance Group, ha incantato i presenti con la sua voce, interpretando brani sia in italiano che in inglese, creando un ponte culturale che ha emozionato il pubblico. A coordinare il tutto, con sapienza e sensibilità musicale, è stato il DJ Frank Mazotta, che ha curato le scelte musicali della serata garantendo una perfetta transizione tra i momenti istituzionali e quelli d’intrattenimento e ballo. La serata è proseguita con momenti di grande coinvolgimento, grazie anche alle aste di beneficenza condotte da Bracci, che hanno permesso di raccogliere ulteriori fondi destinati alle cause sostenute.
Oggetti di valore, esperienze esclusive e donazioni di sponsor hanno trovato generosi acquirenti tra i presenti, dimostrando ancora una volta il cuore solidale della comunità italo-australiana e non solo. Il ‘President’s Ball 2025’ ha rappresentato non soltanto un’occasione di gala, ma soprattutto un momento di forte unione comunitaria. L’atmosfera era carica di entusiasmo e di partecipazione, e ogni intervento, ogni nota musicale, ogni applauso era intriso della consapevolezza che la solidarietà è la forza capace di cambiare le sorti di chi è meno fortunato. Molti degli ospiti hanno espresso parole d’ammirazione per l’organizzazione impeccabile dell’evento, sottolineando il giusto equilibrio tra intrattenimento, discorsi istituzionali e momenti di raccolta fondi.
Il Canada Bay Club si è confermato ancora una volta una realtà centrale nella vita della comunità locale, capace di unire persone diverse in nome di un obiettivo comune: dare speranza e futuro a chi si trova in condizioni di estrema vulnerabilità.
Il bilancio finale della serata, seppur ancora in fase di definizione, lascia intravedere un risultato positivo e incoraggiante, con una raccolta fondi che si preannuncia significativa. Ma, al di là delle cifre, ciò che resta dell’evento è soprattutto il messaggio di solidarietà, di vicinanza e d’impegno concreto verso chi ha perso una casa, una stabilità o una certezza nella propria vita. Un evento che ha dimostrato, ancora una volta, che la forza di una comunità non si misura solo nei momenti di festa, ma soprattutto nella capacità di fare del bene. Insieme.